Arancioni Meccanici, 7 ispirazioni tra Funk, psych e (vapor)wave

Dal tramonto all’alba, in bilico tra decadentismo e rinnovamento, gli Arancioni Meccanici , da anni colonna portante della musica alternativa made in Milano, raccontano il loro spazio e il loro tempo offrendo una visione policroma, tra reminiscenze new wave, neopsichedelia e momenti dreampop. Dopo una lunga serie di singoli, gli Arancioni Meccanici tornano con “Movimento”, un LP di 8 tracce uscito su Gelo Dischi che raggruppa brani già editi affiancandoli a due inediti. Con un atteggiamento profondamente consapevole, la band attinge a un’ampia gamma di riferimenti musicali e culturali, modellando un disco maturo e ricco di spunti. Le sonorità rock si uniscono a una scrittura sarcastica e tagliente, che non risparmia le critiche alla contemporaneità, pur concedendosi alcuni episodi di maggior emotività.
Il risultato è un’opera completa ed equilibrata, capace di stupire e far riflettere.

Ecco come raccontano il loro background musicale attraverso 7 ispirazioni d’autore molto eterogenee.

Alan Palomo – “Nudista Mundial 89” da “World of Hassle”
Uno dei dischi che abbiamo ascoltato di più nel 2023, siamo stati grandi fan di Neon Indian, sua sigla precedente, e dopo un po’ di anni di silenzio è stato bellissimo vederlo tornare prima con questo singolo meraviglioso e successivamente con un grande album.

The Rolling Stones – “Ventilator Blues” da “Exile On Main Street”
I Rolling Stones ci accompagnano da sempre ed “Exile On Main Street” in particolare ha probabilmente influenzato alcune parti di “Vietnam”, il brano sicuramente più seventies di “Movimento”.

Enzo Carella – “Barbara” da “Barbara e altri Carella”
Singolo e disco fenomenali, come quasi tutta la produzione di Enzo Carella, un grande della musica italiana mai abbastanza valorizzato.

Pino D’Angiò – “Okay Okay” da “Balla!”
Altro grandissimo personaggio, purtroppo recentemente scomparso, questo grande disco non può mancare in qualsiasi collezione degna di nota e ha ispirato buona parte dei sintetizzatori che si sentono nella nostra “Combustibile”.

Tullio De Piscopo – “Stop Bajon”  da “Acqua e Viento”
Successo internazionale cantato in napoletano, sperimentazione pura, avanguardia ancora oggi, qualità musicale contro il logorio della vita moderna.

Banco Del Mutuo Soccorso – “Moby Dick” da “Banco”
In Italia nei primi anni 80 sono usciti una quantità incredibile di dischi meravigliosi con un suono riconoscibilissimo, frutto delle alte capacità di musicisti e produttori dell’epoca. Questo è uno dei tanti esempi, livelli altissimi di poesia e musica che per noi rappresentano una costante fonte d’ispirazione.

Surfing – “Killed A Man” da “Deep Fantasy”
Manifesto della Vaporwave che ha ispirato senza dubbio la parte finale del nostro disco, esempio perfetto di come anche in Australia abbiano imparato perfettamente la lezione di sound italiano anni 80.