I Kula Shaker tra fasti del passato e ansia per il presente al Ravenna Festival

Kula Shaker, Pavaglione di Lugo (RA), 29 Giugno 2024

Data molto attesa quella dei Kula Shaker al Ravenna Festival, per l’occasione “trasferito” al Pavaglione di Lugo, raro esempio di architettura civile settecentesca in un imponente quadriportico costruito per le esigenze del mercato dei bozzoli del baco da seta (papilio in latino, da cui il nome del complesso), allora fiorentissimo; a tutt’oggi sede delle attività commerciali più significative della città oltre a spettacoli teatrali e live. Non volendo è un gancio proprio con la musica dei londinesi così ispirata al mondo orientale, visto che il leader Crispian Mills li ha battezzati Kula Shaker in onore di una figura sacra indiana dopo un pellegrinaggio in quello stesso luogo all’età di vent’anni, nel 1993.

L’evento, in collaborazione con Lugo contemporanea, prevede un migliaio di sedute all’interno del Pavaglione; qualche brano sixties per rompere il ghiacchio (The Pretty Things, “Sunshine Of Your Love” in una versione rhythm’n’blues) e il quartetto si materializza alle 21.30 precise per iI suo set tra britpop, neopsichedelia e Raga-Rock. Partenza sul riff di “Gaslighting”, opener di un ultimo album Natural Magick ideale per la dimensione live; la segue un primo classico, “Hey Dude” da K del 1996, intatta nella sua bellezza e con un Jay Darlington, ex-Oasis tornato alla casa madre, a sprigionare ottime vibrazioni all’hammond. “Sound Of Drums” e “Mystical Machine Gun”, estratte dal secondo album “Peasants Pigs And Astronauts” del 1998, sono floydiane fino al midollo e suonate con grinta e ispirazione: il mio scetticismo riguardo a un cantante e chitarrista in grado di eccellere contemporaneamente nelle due cose viene subito ritrattato, Mills è nato per questo.

Lo stesso Crispian empatizza con la folla nell’introduzione di “Whatever It Is I’m Against It”, facendo capire da che parte sta la sua band: odia la cattiva politica (“è tutta così oggi”), il genocidio palestinese, i conflitti per cui paghiamo le armi con le tasse (“Idontwannapaymytaxes” e “F-Bombs”, John Lennon combinato al funk). “Infinite Sun” è scandita dal battimani generale mentre “Grateful/Jerry” ci delizia e lascia senza fiato tra l’Hendrix di Electric Ladyland e i Beatles di Sgt. Pepper. Altri highlights della performance (“Oggi dovevamo essere a Glastonbury ma abbiamo preferito Ravenna”, scherza Mills) una “Song Of Love/Narayana” da Strangefolk del 2007 ibridata nell’elettronica e dove le liriche riprendono quelle della quasi omonima e incendiaria traccia da Fat Of The Land dei Prodigy – di cui cade il ventisettesimo anniversario a fine Giugno; una carichissima “303”, e “Tattva” in un singalong generale che precede “Hush”, la loro canzone più conosciuta.

Apro al volo una parentesi in merito: la loro cover dei Deep Purple non è stata nè l’unica nè la prima (ad esempio i Prime Movers di Graham Day l’avevano realizzata a fine anni ottanta), tuttavia è la più riconoscibile, frizzante, commerciale nell’apice del brit-pop. Va quindi in scena una rivolta tranquilla con i primi coraggiosi ad alzarsi per dirigersi sotto palco, che si riempie su Govinda.


Mi ritrovo a cantare in sanscrito tra centinaia di persone, quasi fosse una cosa assolutamente naturale: potere dei Kula Shaker – e oggetto di critica e invidia di molti riguardo alla band stessa. Invochiamo all’unisono uno o due bis, e Mills decide di suonare “uno dei suoi brani preferiti di gioventù” come Groove Is In The Heart, dimostrando un background comune al bassista Alonza Bevan con cui ha formato il gruppo nell’88, fatto sì di rock’n’roll e psichedelia ma anche di funk, dance e acid jazz. Menzione doverosa infine per il batterista Paul Winterhart, un vero prodigio.

Un’ora e venti di grande musica nonostante una carriera di peripezie, l’accusa di essersi venduti al mercato e un hype affievolito dopo la reunion. Tutto scivola via quando Crispian Mills imbraccia la Stratocaster e guarda il pubblico esortandolo a cantare e lottare per la giustizia e la libertà.


La setlist del gruppo di Crispian Mills a Lugo:
Gaslighting
Hey Dude
Sound of Drums
Whatever It Is (I’m Against It)
Natural Magick
Infinite Sun
Mystical Machine Gun
I’m Still Here
Grateful When You’re Dead / Jerry Was There
Shower Your Love
Song Of Love/Narayana
Idontwannapaymytaxes
F-Bombs
303
Tattva
Hush (Deep Purple Cover)
Govinda
Groove Is in the Heart (Dee-Lite Cover)