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Tra il marzo e il maggio scorsi Kendrick Lamar e Drake, in linea con una certa tradizione dell’hip hop soprattutto statunitense consolidatasi nei decenni, se le sono “cantate di santa ragione”. Non abbiamo tempo qui per approfondire tutti i momenti di questa faida non solo artistica ma per certi versi anche culturale e sociale. Le tappe, per sintetizzarle in poche parole, sono le seguenti.
Il 26 marzo una strofa interpretata da Kendrick in “Like That”, brano in cui partecipano anche Rick Ross, Metro Boomin e Future all’interno del nuovo disco degli ultimi due, dà inizio al tutto; arriva la risposta di Drake prima in “Push-Ups” e poi in “Taylor Made Freestyle”, condivisa inizialmente su Instagram; Kendrick risponde prima con la brillante “Euphoria” e poi con la pungente “6:16”; Drake risponde nuovamente con “Family Matters”; arrivano, infine, quelli che sono a oggi gli ultimi due episodi del confronto, le cartucce finali, le più letali, nonché quelle decisive, di Kendrick, la durissima “Meet the Grahams” e l’altrettanto tagliente “Not Like Us”.
Più che in ogni altra traccia tra queste, in “Not Like Us” Kendrick non fa sconti al suo avversario ed entra a gamba tesa su questioni personali scottanti e ambigue: brutale e al tempo stesso affascinante, quest’ultimo pezzo del puzzle non ha ricevuto una risposta altrettanto dura da parte di Drake, che con la pubblicazione del brano “The Heart Pt. 6”, che fa il verso a una serie di titoli di Kendrick, continua il dissing senza però aggiungere nulla al quadro generale.
Qualche settimana fa, inoltre, si è tenuto in California uno show organizzato e interpretato da Lamar stesso che, affiancato da alcuni suoi colleghi e amici, ha rappresentato un ulteriore momento di esaltazione e di affermazione di Kendrick nei confronti del collega avversario. L’evento si è tenuto nella giornata di Juneteeth, il 19 giugno scorso, festa nazionale statunitense legata al mondo afroamericano, e anche con questo evento Kendrick sembra aver chiuso definitivamente la “questione Drake”.
Se questo lungo e discontinuo dissing, che di fatto esiste da oltre dieci anni, può appassionare o meno, la celebrazione che ora Kendrick dà del brano (a oggi) conclusivo di questa lotta senza quartiere, “Not Like Us”, è sicuramente degna di nota: è arrivato infatti ieri 4 luglio, Indipendence Day degli Stati Uniti, il videoclip del pezzo, girato da Lamar stesso e dal suo collaboratore Dave Free, trionfale e mastodontico mentre vede Kendrick sfilare vittorioso tra la sua gente prima e poi anche al fianco della sua famiglia.