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#tbt
Siamo ad agosto e pensiamo alle vacanze, e di certo non alla morte. Massì invece, pensiamoci. Alla morte, intendo. È spiacevole pensarci? A mio parere è brutto non farlo, si vive meglio riflettendoci. Ci dà l’opportunità di cercare di fare le cose importanti, e di non fare cose stupide. Ce l’ha ricordato anche il grandissimo Keanu Reeves in questi giorni in un’intervista alla BBC: “I think about death all the time”. Bravo Keanu, che è un gran attore, non invecchia mai, è fedele e umile (va in giro in Romagna a far selfie) e fa affermazioni che gli altri non hanno il coraggio o l’intelligenza di fare.
Tenere presente la morte non ci fa fare cose stupide, dicevamo. Che è poi il concetto alla base di “Dumb Ways to Die”, canzone che nel 2012 diventò un fenomeno mediatico e che accompagnava il video della campagna australiana (di Metro Trains a Melbourne) per promuovere la sicurezza ferroviaria. Il video (diretto da Patrick Baron e animato da Julian Frost) è spassosissimo: vi si vede dei fagiolini che muoiono in modi fantasticamente stolti e alla fine le dipartite eterne (da non confondersi con le dipartite temporanee per la successiva stazione metro) riguardano le rotaie della metro, ovvero il cuore del messaggio. Ma la ragione di questo #tbt risiede nella canzone in sé: una canzoncina folk quasi da bambini gustosissima, un po’ similare al mood della colonna sonora di “Juno” (2007) ma si sa che in Australia i trend e le mode arrivano dopo.
Il brano “Dumb Ways to Die” è accreditato, anche su Spotify ad esempio, ai Tangerine Kitty, che non è un vero è proprio gruppo bensì un gioco di parole: il pezzo infatti è cantato da Emily Lubitz, cantante dei Tinpan Orange, che in effetti suonano un folk placido e pacifico, mentre è stata scritta da Ollie McGill, il tastierista dei Cat Empire che invece sono più esuberanti e jazzati. “Dumb Ways to Die” è talmente bella che bisogna approfondire anche la carriera di chi l’ha fatta, no?
Quindi il programma agostano prevede l’inserimento di “Dumb Ways to Die” tra le song preferite del nostro provider streaming, e la riproduzione in spiaggia. Che magari se si è in Romagna sarebbe un buon modo di attaccare pezza al vicino d’ombrellone Keanu Reeves.
(Paolo Bardelli)