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Come vi avevamo anticipato qualche mese fa, esce oggi per XL Recordings il nuovo album dei Fontaines DC, Romance. L’attesissimo quarto lavoro in studio del gruppo segue Skinty Fia, che era stato pubblicato nel 2022 e che aveva ottenuto numerosi apprezzamenti sia dalla critica che dal pubblico. Il quintetto irlandese ha dato alle stampe il debut album nel 2019 e, da allora, ha collezionato un plauso pressoché unanime per la sua capacità di unire tra loro diverse tradizioni nobili che vanno dal post-punk all’alt-rock in mezzo all’amore per la poesia e quello per la new wave e per il pop. Lungo questo percorso, già lungo per la sua intensità ma di fatto piuttosto breve nel tempo, il leader Grian Chatten ha anche pubblicato nel 2023 il suo disco di debutto solista Chaos for the Fly. Di recente, nel dicembre dello scorso anno, il gruppo ha partecipato alla realizzazione di un EP insieme a Massive Attack e Young Fathers intitolato Ceasefire con lo scopo di raccogliere fondi per la crisi umanitaria di Gaza, in particolare per “Medici senza frontiere”.
Romance è la prima uscita dei Fontaines per la XL dopo che il gruppo ha deciso di abbandonare la Partisan. È prodotto da James Ford, che ha apposto la sua firma anche nel recente lavoro di Beth Gibbons, ed è stato anticipato dai singoli “Sturbuster”, “Favourite”, “Here’s the Thing” e, uscito solo pochi giorni, “In the Modern World”. Romance vede i Fontaines ancora in movimento, per nulla stanchi e mai stabilmente racchiusi all’interno di un solo solco o di un solo genere musicale. Rispetto ai lavori precedenti, i Fontaines qui si introducono in un nuovo, intricato enigma musicale, un “new sonic space for them to operate in while still retaining their own identity”, per citare la firma di Uncut Daniel Dylan Wray; fedeli, insomma, al loro stile e al loro approccio, ma pronti a “sfidare” loro stessi e, in un certo senso, anche il loro pubblico. Tra le tante influenze dal punto di vista lirico si possono rintracciare elementi di Dylan Thomas e dello Ulysses di James Joyce ma anche di film come Sunset Boulevard, Der Himmel über Berlin e La Grande Bellezza, nonché, in “In the Modern World”, la “malinconica disillusione” di Lana del Rey.