[T4ATF!] Astral Bakers, Delicate Steve, Mura Masa, The Decemberists

È quasi finita l’estate ma in questo Thanks4AllTheFish! ci concentriamo su tutto lo spettro del 2024, per segnalare 4 album che ci siamo persi per strada e che – eventualmente – si possono recuperare. Attenzione: non siamo di quei siti che vi dicono “questi sono i 4 album che devi assolutamente ascoltare”. Siamo democratici, se volete lo fate, se no no. Non ci piacciono né le costrizioni né i titoli cool che vanno di moda. La vita è breve e c’è sempre tanto da ascoltare, noi vi assicuriamo che questi 4 titoli non è tempo perso, poi vedete voi.

ASTRAL BAKERS, “The Whole Story” (2024)

I parigini Astral Bakers suonano un genere, secondo le note stampa, di soft grunge, in inglese, a metà strada tra Big Thief, Supertramp e un concerto unplugged dei Nirvana”: a noi sembrano più vicini a certe cose dei Teenage Fanclub. In ogni caso sono molto internazionali per essere francesi (il cantato in inglese aiuta).


DELICATE STEVE, “Delicate Steve Sings” (2024)

Anni fa una canzone di Delicate Steve, e relativo video, era diventata una mia ossessione. Ancor oggi la ritengo favolosa. Si tratta di “Winners” (fateci un giro). Ad agosto è tornato con un album (“Delicate Steve Sings”) in cui – contrariamente al titolo – continua a macinare melodie con la sua chitarra elettrica invece che cantarle, come un busker qualsiasi, con quella perseveranza che è prerogativa solo dei più grandi. I posteri daranno merito a questo guitar player beautiful loser, credo.


MURA MASA, “Curve1” (Pond Recordings, 2024)

Mura Masa è un artista che seguiamo da tempo (a lui abbiamo dedicato la cover di gennaio 2020), e ora torna con il suo quarto album, il primo per la sua etichetta, in cui non finisce di lanciarsi in canzoni che sono una sorpresa dietro l’angolo, strizzando l’occhio più al dancefloor che all’hyper-pop.


THE DECEMBERISTS, “As It Ever Was, So It Will Be Again” (Yabb, 2024)

Ma che bello, erano tornati i Decemberists in punta di piedi e non ne avevamo ancora parlato. È sempre una festa riaccogliere la band di Portland con il suo nono album, condito da ospiti (Mike Mills dei REM, James Mercer degli Shins e Lizzie Ellison) e prodotto dal collaboratore di lunga data Tucker Martine.

(Paolo Bardelli)