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Quella capacità di fondere elettronica, pop, psichedelia e dance caratteristica di Caribou si fa sentire a pieno anche in quest’ultima uscita, il 4 ottobre è uscito “Honey”, il sesto album dell’artista, 12 tracce che esplorano varie sonorità sperimentali, testi introspettivi e atmosfere quasi futuristiche, caratterizzate da synth caldi, beat avvolgenti e vocali manipolati molto bene.
L’ascolto sembra un ritorno in pista dance negli anni 90 ma vestiti da anni 2020, il tocco di attualità, con un uso disparato di suoni e strumenti moderni fuso con quell’attitude del passato rende veramente peculiare il progetto di Caribou.
Canzoni come “August 20/24”, “Climbing”, evidenziano a pieno una tendenza al giocare con i suoni e creare atmosfere davvero particolari, per di più Caribou in quest’album vuole dimostrare la capacità connettere il lato emotivo della musica elettronica con elementi della vita quotidiana, creando un’esperienza d’ascolto profonda e personale. “Honey” sembra essere un ulteriore passo in questa direzione, con temi che esplorano amore, connessioni umane e intimità.
Sul suo percorso di evoluzione artistica ha detto: «Una cosa che non è mai cambiata per me fin dall’inizio è una curiosità maniacale di vedere cosa può essere creato con il suono». E in queste 12 tracce possiamo vedere, anzi ascoltare, come quello che pensa sia stato messo in pratica a pieno nella creazione dell’album.
77/100
(Gabriele Prospero)