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È uscita la scorsa settimana per la 20/20/20 una notevolissima pubblicazione d’archivio dei Galaxie 500 intitolata Uncollected Noise: New York ’88-’90. La seminale, versatile e originalissima band del Massachussets è esistita tra il 1987 e il 1991 dando alle stampe tre LP di altissima qualità, tutti a loro modo pietre miliari nel genere affrontato dal gruppo, una riuscita e appassionata combinazione di dream pop, shoegaze e, a tratti, slowcore. Uncollected Noise: New York ’88-’90 è la prima pubblicazione d’archivio del gruppo in trent’anni ed è la raccolta più completa di materiale d’archivio raro o mai pubblicato registrato dalla band durante la sua breve esistenza.
I 24 brani contenuti nel disco sono tutti quegli outtakes e quelle non-album tracks che il gruppo ha inciso nel celebre studio Noise New York, che era anche un’etichetta discografica, situato sulla West 34th St. a New York. Le atmosfere sognanti che caratterizzano i momenti più intensi e ipnotici del gruppo, quelli grazie ai quali il trio di musicisti è passato alla storia, ci sono tutte, contaminate qua e là da quel senso di provvisorio e sospeso che è altresì tipico della musica presente nei loro tre dischi in studio. La eccezionale “On the Floor”, la già nota gemma “King of Spain”, la brillantezza magnetica di “Cactus” e la soffusa dolcezza di “Victory Garden” sono solo alcuni dei tanti passaggi indimenticabili dell’uscita, che si conclude con l’onirica cover di “Here She Comes Now” dei Velvet Underground. Contenente otto tracce mai pubblicate ufficialmente fino a oggi, Uncollected Noise: New York ’88-’90 è stato compilato dalla band stessa, ha un ordine dei brani rigorosamente cronologico in base alla loro incisione e contiene ogni nota registrata dal trio in quello studio che non è finita sui suoi tre LP in studio. Si tratta di un’uscita fondamentale non solo per i fan della band statunitense ma anche per chi li conosce ancora poco e sente il bisogno di lasciarsi ancor di più trasportare nel magico mondo dei Galaxie.