Autrici di uno dei migliori spettacoli del festival Se Rasgum 2024, la band argentina Fin del Mundo ha imparato quest’anno cosa significa vivere sulla strada: 32 concerti, tra viaggi in Brasile, Messico, Spagna, Francia e Svizzera. L’esperienza di esibirsi su così tanti palchi in tutto il mondo, spesso davanti a platee che ascoltavano la loro musica per la prima volta, ha fatto guadagnare alla band fiducia e sicurezza, oltre a tanto divertimento sotto i riflettori.
Ora è il momento di vedere il frutto di una stagione tra aeroporti, hotel e sound check, con l’uscita di “Hicimos Crecer un Bosque” (2024), il secondo album appena pubblicato dal gruppo composto da Lucia Masnatta (chitarra e voce), Yanina Silva (basso e cori), Julieta Heredia (chitarra) e Julieta Limia (batteria). Provenienti dalla Patagonia, le quattro spaziano tra dream pop, shoegaze, post-rock e sonorità anni ’80, con un risultato affascinante e coinvolgente.
Alla vigilia del lancio del nuovo lavoro, le quattro spiegano che il disco è una conseguenza non solo della sicurezza acquisita in tournée, ma anche di una ricerca musicale come fuga dalla realtà. “Per noi, comporre questo disco è stato uno spazio di rifugio, specialmente con quello che stiamo vivendo in Argentina. La situazione non è ‘molto bella’. La musica è stata un luogo dove abbiamo trovato quello di cui avevamo bisogno: la compagnia tra amiche, parlare, bere un po’ di vino e divertirci,” racconta la cantante Lucia.
In questa breve conversazione dietro le quinte del Se Rasgum a Belém, dopo un concerto acclamato mentre il team dei DIIV smontava l’attrezzatura, le argentine parlano di tour, della loro crescita come band e consigliano nuovi nomi della scena musicale argentina. Inoltre, si dichiarano innamorate della cucina brasiliana e sperano di tornare presto per assaporare il “vero açaí” e tante caipirinhas. Salute!
Questa è la seconda tournée delle Fin del Mundo in Brasile. Cosa è cambiato nella band dalla prima tappa a São Paulo, a marzo?
Lucia Masnatta: Abbiamo bevuto più caipirinhas! (ride)
Julieta Limia: Abbiamo anche più canzoni nuove. In questo concerto abbiamo suonato almeno cinque brani del nuovo disco, “Hicimos Crecer un Bosque”. Sono canzoni che stiamo elaborando e che usciranno il 18 ottobre. Penso che sia la differenza principale, così come il fatto che ora suoniamo da più tempo.
Avete fatto molti concerti negli ultimi mesi. Come è cresciuta la band con questa vita on the road?
Julieta Heredia: È un periodo di grande allenamento! Abbiamo suonato in Europa per due settimane e ora siamo in Brasile, poi andremo in Messico. Sono tanti concerti di seguito, e questo ci rende più affiatate.
Yanina Silva: Penso che abbiamo anche più fiducia nell’esibirci dal vivo. Ci stiamo divertendo molto di più sul palco, e questo crea un legame con il pubblico.
È qualcosa che si percepisce facilmente!
Yanina Silva: Sì, ci divertiamo molto! Quando c’è un festival con una bella atmosfera, dove tutti lavorano affinché il suono sia perfetto, fa una grande differenza. È il tipo di situazione che fa sentire un artista a proprio agio e pronto a dare il meglio. Penso sia un lavoro collettivo, non solo dei musicisti, ma anche di chi si occupa dell’infrastruttura.
E cosa avete fatto qui a Belém?
Julieta Limia: Non abbiamo avuto molto tempo! Siamo arrivate oggi ed era molto caldo. Volevamo visitare il mercato (Ver-o-Peso), ma abbiamo preferito dormire un po’ perché non abbiamo dormito nulla a São Paulo (nota: dove hanno suonato la sera prima). E stasera dovremo partire alle 2 del mattino per andare in Messico. Non mi piace farlo, è sempre bello conoscere le città dove suoniamo, ma oggi purtroppo non abbiamo avuto tempo.
Yanina Silva: Speriamo che la prossima volta avremo più tempo!
Julieta Limia: Vogliamo sempre avere più tempo per mangiare il cibo brasiliano! Siamo riuscite a provare qualcosa, ma ci hanno detto che ci sono molti frutti da provare qui.
Yanina Silva: E tanti gelati!
Sì, i gelati qui sono incredibili! Soprattutto quelli di Belém, con frutti del Nord del Brasile!
Julieta Limia: Ah! Davvero? E l’açaí! Vogliamo provare il vero açaí che si mangia qui. Dovremo tornare.
Lucia Masnatta: Dovremo tornare per mangiare l’açaí. Adoro l’açaí dolce, ma devo provare quello autentico.
Cosa ha di diverso questo disco “Hicimos Crecer un Bosque” rispetto a quanto avete registrato in precedenza?
Julieta Heredia: Abbiamo più fiducia come artiste, siamo più sicure delle nostre canzoni. Penso che abbiamo potuto lavorare meglio sui brani; sono anche più veloci e ci divertiamo di più ad eseguirli. È un disco pieno di cori, dove cantiamo tutte insieme. E ci stiamo già divertendo molto a suonare questi brani dal vivo.
Nella presentazione si suggerisce che “Hicimos Crecer un Bosque” sia un album concettuale. Come mai?
Lucia Masnatta: Per noi, comporre questo disco e la musica sono stati spazi di rifugio, specialmente con quello che stiamo vivendo in Argentina. La situazione non è “molto bella”. Ci trovavamo per comporre, e la musica è stata un luogo dove abbiamo trovato ciò di cui avevamo bisogno: la compagnia tra amiche, parlare, bere un po’ di vino e divertirci.
Julieta Limia: “Hicimos Crecer un Bosque” è la realizzazione di questo attraverso la musica. È un luogo dove possiamo trovarci, passare del tempo insieme e mettere in gioco tutta la nostra creatività.
Yanina Silva: Crediamo molto nel concetto di comunità. Non si tratta di un albero, ma di una foresta – e di far crescere una comunità attraverso i legami creati dalla musica, legami che costruiamo in diversi luoghi, come qui in Brasile. Qui ci accolgono così bene, è molto bello.
A proposito di comunità, come va la scena musicale in Argentina?
Julieta Limia: Abbiamo la fortuna che in Argentina nascano sempre band incredibili. E c’è molta cooperazione tra di loro, anche se appartengono a generi diversi. Condividono tutti gli stessi palchi e si aiutano molto. È ciò di cui abbiamo bisogno ora, in questo momento del paese.
Che suggerimenti avete per noi da ascoltare?
Yanina Silva: Plenamente, Nadar de Noche, Pelly Peligro, Buenos Vampiros, Si No Muere…
Julieta Limia: Ci sono davvero tante band buone in questo momento! I Buenos Vampiros sono una band che sta facendo molto rumore ora. Dovreste venire in Argentina a vederli!
E quando tornerete in Brasile?
Lucia Masnatta: Non lo sappiamo!
Julieta Heredia: Non ne siamo ancora sicure, ma stiamo cercando di organizzare qualcosa per marzo o aprile 2025, in quel periodo. La cosa bella è che siamo vicine a voi, quindi è facile tornare qui.
Julieta Limia: E siamo molto felici perché ci accolgono sempre benissimo qui in Brasile. Non sapevamo che, arrivando a São Paulo, ci sarebbero state 600 persone a vederci suonare. È incredibile! Ci siamo sentite molto abbracciate dal pubblico!
Per finire: caipirinha o fernet cola?
Le quattro, all’unisono: Caipirinha!
(Bruno Capelas)
– Bruno Capelas (@noacapelas) è un giornalista. Conduce il Programa de Indie e scrive la newsletter Meus Discos, Meus Drinks e Nada Mais. Collabora con Scream & Yell dal 2010.
Scream & Yell è uno dei primi siti di cultura pop in Brasile e uno dei più importanti della scena indipendente brasiliana.
Le ragioni della collaborazione tra Kalporz e Scream & Yell puoi leggerle qui.