“Ist das Meer die Grenze oder die Verbindung?” mi chiede questa cartolina di un museo berlinese che ho preso all’entrata. È una delle settimane più felici dell’anno e non bastano i miei tre anni di liceo a farmi capire il significato di quella che, deduco, sia un interrogativo importante. “Il mare è il confine o la connessione?” traduce il mio telefono.
Gran bella domanda. Nei giorni, nelle settimane, nei mesi successi mi è capitato di ripensarci spesso. Che poi è come chiedersi se quello che ci separa – o spaventa – è un ostacolo o una prova da superare, con il coraggio, la pazienza, l’imparare le cose con il trascorrere del tempo. Un kintsugi praticamente, o qualsiasi altra cosa da fare con la fatica delle mani, con la meticolosità dediziosa dei bambini e degli artisti.
A quella domanda, a questa roba che continua a girarmi in testa, dedico le mie classifiche molto più che musicali di quest’anno.
Buona lettura e Buon 2025.