I FUWAH sono tornati, e con loro le sconfinate sperimentazioni noncuranti dei confini tra generi: “CARE” è il secondo album della band, autoprodotto e pubblicato il 29 novembre 2024, che per l’occasione si sviluppa come un viaggio sonoro che tocca argomenti profondi e attuali. Dal capitalismo fatto a brandelli in Human Ideal, alla protesta ambientalista di No More Lies, passando per le riflessioni sulla frenesia e viaggi quantistici multidimensionali: la varietà di argomenti si riflette nella moltitudine di sfumature che coinvolgono il sound, capace nel giro di nemmeno un’ora di musica di flirtare con il pop, facendolo affiorare dagli schemi ritmici sincopati e dagli accenti insoliti, mostrandosi capace di delicatezza e cantabilità arty quanto di rabbia e angoscia, e lasciandosi attraversare dall’elettronica più o meno per tutta la durata del viaggio. La torre di controllo di questo volo sonoro è il jazz, che ricompone il caos cucendo addosso al disco il senso di coerenza che orienta l’ascolto e valorizza le deviazioni dalla rotta.
Se il primo album si concentrava sul viaggio esterno attraverso un’Europa divisa, in “Care” i FUWAH si rivolgono verso l’interno, riflettendo sul significato di protezione, sostegno reciproco e consapevolezza. Questo album nasce infatti durante il difficile periodo della pandemia, un momento in cui la band ha trovato forza nella propria unità. Isolati dal mondo esterno, i membri si sono sostenuti a vicenda, allenandosi insieme su Zoom, condividendo pensieri e emozioni ogni giorno. Da questa esperienza è nata una trasformazione musicale e personale che ha dato vita a “CARE”.
Il collettivo diviso tra Londra e Milano e composto da Maddalena Ghezzi (voce), Luca Pissavini (basso), Filippo Cozzi (sax) and Fabrizio Carriero (batteria) ripercorre la gestazione di “Care” attraverso 7 ispirazioni.
Cascinella:
La cascinella è stata per noi un luogo di rinascita, un rifugio lontano dal caos cittadino. In questo spazio, immerso nella natura, abbiamo coltivato la nostra creatività, condiviso idee e suoni. È qui che si sono sviluppate molte delle canzoni di ‘Care’, alimentate da un’energia pura e autentica. La cascinella rappresenta per noi un simbolo di comunità, di scambio e di crescita, un luogo dove l’ispirazione trova terreno fertile.
Quarantena:
La quarantena, pur essendo un periodo difficile e incerto, ci ha offerto l’opportunità di riflettere su noi stessi e sulla nostra musica. La solitudine forzata ci ha spinto a esplorare nuovi territori sonori e a sperimentare con strumenti e tecniche diverse. È stato un momento di introspezione che ha lasciato un segno profondo nel nostro album, donandogli una dimensione più intima e introspettiva.
Giorni fumosi:
I giorni fumosi sono stati quelli in cui abbiamo sviluppato la musica insieme in una sola stanza. Insieme, abbiamo dato vita a sonorità uniche e coinvolgenti, creando un’atmosfera magica e gioiosa. Questi momenti di condivisione sono stati fondamentali per definire l’identità sonora di ‘Care’, un album che celebra l’amicizia, la passione e la gioia di fare musica insieme.”
La distanza fisica e la vicinanza emotiva
La distanza fisica è stata una sfida, ma ha paradossalmente rafforzato il nostro legame emotivo. Separati dai chilometri, abbiamo scoperto nuove profondità nella nostra musica. Scrivere e registrare a distanza ci ha spinto a comunicare in modo più profondo, a scavare nell’anima delle nostre canzoni. La lontananza fisica è diventata un ponte verso una vicinanza emotiva ancora più intensa.
La certezza di rincontrarsi
La certezza di rincontrarci è stata un faro nella tempesta. Sapere che avremmo condiviso di nuovo il palco, che avremmo potuto riabbracciarci, ci ha dato la forza di superare ogni ostacolo. Questo sentimento di attesa e di speranza si respira in tutto l’album.
La Central Line di Londra
La Central Line di Londra e il grande rumore della capitale inglese ha ispirato Unsustainable Noise (rumore insostenibile) sia nel suo concetto che nelle parole che riprendono espressioni che si sentono sulla metro come “top up” (ricaricare) e pubblicità progresso “London needs you alive” (Londra ha bisogno di te vivo).
La casa di Luca
La casa del bassita Luca è stata la nostra base per anni, li abbiamo mangiato insieme, giocato a burraco, ascoltato e scritto musica. I due gatti di Luca Luigi e Timoteo sono diventati membri onorari della nostra band. Luigi amava molto sedersi sul rullante di Fabrizio invece Timoteo ha sempre preferito nascondersi nella custodia del contrabbasso.