10 album X 10 canzoni
1. Vampire Weekend – Only God Was Above Us Una metropolitana, la prima pagina di un giornale con una scritta che rimanda a una tragedia aerea quasi sfiorata, la sagoma di un uomo che sconvolge i riferimenti nello spazio. La modernità che cede il passo all’illogico, all’alone di mistero. E poi gioia, archi e cori impazziti che arrivano quando non te l’aspetti. “Only God was above us” è la sintesi tra frenesia quotidiano e slancio verso il sublime.
2. Cindy Lee – Diamond Jubilee Un album di cui si è parlato molto, amato e in alcuni casi al centro delle critiche. La condivisione fuori dalle piattaforme di streaming contribuisce ad alimentare il fascino intorno a un’operazione che rappresenta una mastodontica immersione nella mente del suo autore. Sarà che le 32 tracce richiamano quelle melodie che hanno contribuito alla nostra formazione musicale. Sarà che ne sentiamo ancora il bisogno. Sarà che per oltre due ore non può esistere altro.
3. Cure – Song of a Lost World Il ritorno dei Cure, atteso nel 2024, è piombato puntuale, inossidabile e seducente come l’immagine femminile in copertina e la pietra su cui è intagliata. Tracce di rara intensità, folgoranti, che riescono a dirci che forse non tutto è perduto.
4. Tapir! – The Pilgrim, Their God and the King of my Decrepit Mountain Non una semplice scorribanda nel folk ma, secondo le intenzioni della band, un flusso incrociato tra arti diverse: il racconto, oltre alla musica (il sassofono e violencello la fanno da padrone), la pittura e la recitazione. L’album dei Tapir! tuttavia non rimane appesantito dall’idea, ma scorre etereo e leggero, pure nella sua articolata invenzione ed eleganza.
5. Jessica Pratt – Here in the Pitch Il disco di Jessica Pratt è quello che può definirsi un gioiellino perfettamente riuscito. Meno di mezz’ora, brani all’apparenza semplici, ma accuratamente cesellati, voce, mood e atmosfere che evocano vibes anni ’60. L’ascolto che serve per ritrovare la pace.
6. The WAEVE – City Lights Una coppia invidiabile, nella vita e sul palco. Al secondo giro di boa, Graham Coxon e Rose Elinor Dougall non hanno deluso l’attesa. Canzoni che si librano in alto aprendosi come squarci nel buio. Luci della città, un’altra città, sospese tra psichedelia ed elettronica, tra passato e presente.
7. Lemon Twigs – A dream Is All We Know La grazia con cui questi ventenni riescono a reinventare il sentiment di un’epoca è qualcosa di unico. Si potrebbe dire che ha anche del prodigioso: la musica, le armonie vocali, vengono create con una naturalezza che lascia stupiti. In loro non c’è tuttavia un gusto del revival fine a se stesso, ma un amore vero per la musica del passato. E questo amore lo trasmettono tutto.
8. The Smile – Wall of Eyes Un anno intensamente prolifico, il 2024 di Thom Yorke. Colonne sonore per il cinema (il film “Confidenza” di Daniele Luchetti), il riadattamendo di “Hail to the Thief” in veste shakesperiana, due dischi degli Smile usciti a distanza di pochi mesi: “Cutouts” e “Wall of Eyes”. Quest’ultimo, pubblicato a gennaio, contiene indizi significativi già nel titolo. Una chiave per leggere e raccontare la contemporaneità.
9. Joanna Wang – “破爛酒店 – Hotel la Rut” Tra gli Stati Uniti e Taiwan, la musica di Joanna Wang è espressione di contaminazione e versatilità. “破爛酒店 – Hotel la Rut” è l’ultimo lavoro e al suo interno si trova di tutto: dal garage, al jazz, fino al pop barocco. Un disco intrigante e fuori dagli schemi.
10. MGMT – Loss of life Il quinto album in diciassette anni, “Loss of life” è un lavoro coeso, delicato, essenziale. Una raccolta di ottimi brani che disegnano scenari psych-pop, infiniti e sfuggenti, in grado di rassicurare e dare riparo.
Gli altri 10
- Godspeed you! Black Emperator-No Title as of 13 February 2024 28,340 Dead
- Fontaines D.C- Romance
- The libertines- All Quiet on the eastern esplanade
- Yaya bey-Ten Fold
- Kit Sebastian-The New Internationale
- Royel Otis-Pratts & Pain
- Beachwood sparks-Across The River Of Stars
- Arooj Aftab-Night Reign
- Real estate-Daniel
- Mj Lenderman-Manning Fireworks
5 Videoclip
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12 copertine
*(In alto, da sinistra verso destra): Four Tet//English Teacher//Underworld//Mount Eerie//Nap Eyes//Floating Points//Bill Ryder-Jones//King Hannah//A.G. Cook//Beth Gibbons//Arab Strap//Jamie xx