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Come ha riportato Vogue, Moses Sumney pubblicherà presto un nuovo brano di trentun minuti, “Transfigurations”, di cui si può ascoltare un estratto al medesimo link. Il pezzo sarà diffuso in esclusiva sull’app Calm Music, il cui valore è stato recentemente stimato intorno ai due bilioni di dollari. Prima di Moses Sumney con l’app avevano già collaborato, tra gli altri, Sam Smith e Kygo.
Contattato da Vogue, Sumney, il cui album più recente, l’eccezionale græ, è stato recensito su queste pagine ed è stato inserito tra i migliori album del 2020 dalla redazione, ha raccontato di come gran parte della sua musica cerchi di affrontare l’ansia. Non per forza quella recente dovuta alla pandemia, sostiene; quest’ansia c’era prima e ci sarà anche dopo, e in qualche modo risuona sempre nella sua musica.
La pandemia, aggiunge Sumney, non è qualcosa che lo abbia colpito emozionalmente, visceralmente; l’isolamento che in più momenti della sua vita aveva sperimentato lo ha in qualche modo aiutato ad affrontare la situazione con maggiore consapevolezza di altri. A quanto pare, conclude, il dolore in tempi pandemici sembra essere lo stesso di quello della vita di sempre.
Si è dimostrato che la music therapy, che l’app cerca di diffondere, aiuta persone in ambiti anche molto diversi tra loro, da chi soffre per uno stress post traumatico a chi cerca di controllare la rabbia o recuperare il linguaggio. In base alle indiscrezioni riportate dal sito e al breve estratto del brano, “Transfigurations” unisce magistralmente e in maniera elegante arrangiamenti stratificati e di largo respiro a una voce dolcissima che esplora solitudine e vulnerabilità, tutte caratteristiche che si inseriscono coerentemente nel percorso artistico e sonoro – di sperimentazione, di ricerca interiore – di Sumney.