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Un album studio siglato unicamente dal suo nome mancava dal 2016: al tempo fu Lemonade, salutato dai critici come un capolavoro ed enormemente apprezzato anche dal pubblico. Stiamo ovviamente parlando di Beyoncé, la regina del pop e dell’R&B contemporaneo statunitense, che negli ultimi anni ha sfornato dischi di grande livello in una carriera fatta quasi solo di highs, sicuramente dall’eccezionale Beyoncé (2013) in avanti, il primo visual album di Bey, un trionfo non solo musicale ma anche socio-culturale che, come il successivo Lemonade, uscì senza preavviso. Dal 2016 in avanti lo show a Coachella (2018) come headliner – prima donna, e prima donna nera, a ricoprire tale ruolo – e i relativi documentario per Netflix e album audio con lo show integrale e qualche inedito (2019), un ottimo disco collaborativo con il marito Jay-Z (2018), la colonna sonora The Lion King: The Gift (2019) e il visual Black Is King (2020) del quale è stata anche regista, senza dimenticare la sua presenza nel remix di “Savage” di Megan Thee Stallion (2020), che ha raggiunto il primo posto nella classifica dei singoli in US.
Come si può vedere, Beyoncé non si è fermata un attimo: è questo ciò che ci si aspetta da una donna che oltre a essere un’artista è di fatto anche un’imprenditrice (di se stessa e non solo). Viene pubblicato oggi RENAISSANCE, che ha come pre-titolo Act 1 a configurare altri atti futuri, probabilmente tre, come da lei stessa dichiarato, ed esce via Columbia Records e Parkwood Entertainment. Beyoncé ha dichiarato di aver composto questa trilogia durante il periodo pandemico. RENAISSANCE è il settimo album studio della star. Sedici brani per sessantadue minuti che vedono Bey tributare la black music – americana e non solo – quasi in ogni suo aspetto, virando soprattutto, come aveva testimoniato il singolo anticipatorio “Break My Soul” (paradossalmente, per chi scrive, un brano “normale” in mezzo ai tanti diamanti che il disco regala), verso sonorità, ritmi e arrangiamenti house e dance che fino a oggi erano raramente rintracciabili nel già amplissimo panorama musicale di Queen Bey: testimonianza di ciò sia, per esempio, l’interpolazione del classico “I Feel Love” di Donna Summer nel pezzo conclusivo del disco, “Summer Renaissance”. Un omaggio che però, ovviamente, usa la tradizione per costruire poi un’impalcatura nuova, piena di tanti altri riferimenti e marchiata ovunque dall’inconfondibile signature di Bey, la sua voce, i suoi testi, quel flow che fa di lei anche una rapper straordinaria, la sua concezione di album che è possessore di una propria, personalissima anima. RENAISSANCE è un’avventura musicale di un’ora che attraversa svariati mood e generi e che rappresenta il primo step in una nuova, brillante fase creativa di Bey. Tanto ancora va studiato e ricercato in questo nuovo disco, e i prossimi giorni e settimane di ascolti ci forniranno ulteriori risposte.