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Il nuovo album di Björk, Fossora, esce oggi per la One Little Indipendent. Si tratta del decimo album studio dell’artista islandese, che ritorna a cinque anni di distanza da Utopia. Vulnicura, invece, risaliva al 2015. Prosegue questo nuovo (e lungo) periodo di fertile ispirazione e di brillantezza artistica che proprio da Vulnicura in avanti ha visto Bjork rinnovarsi una volta di più in una carriera che finora non ha conosciuto alcuna fase di arresto.
Björk aveva annunciato l’uscita di Fossora poco dopo la metà di agosto. Il titolo del disco è coniato partendo dal termine latino fossor, del quale l’autrice ha inventato una flessione al femminile. Tra gli elementi più interessanti che il disco ha al suo interno ci sono un sestetto di clarinetti, una riflessione sul mondo dei funghi, richiamato anche nel titolo, e un paio di canzoni dedicate alla compianta madre, un’attivista ambientale venuta a mancare nel 2018. Non mancano neppure un duetto con Serpentwithfeet e con il duo indonesiano Gabber Modus Operandi. I brani che hanno anticipato l’uscita di Fossora sono stati “Atopos”, col featuring di Kasimyn, “Ovule”, “Ancestress” e la title track “Fossora”. I primi tre pezzi sono stati accompagnati da splendidi video, tutti condivisi su YouTube. Qualche settimana fa, nel presentare l’artwork di Fossora, Björk aveva scritto che “each album always starts with a feeling / that i try to shape into sound / this time around / the feeling was landing […] on the earth and digging my feet into the ground”. Fossora non delude le aspettative e rappresenta un’altra finestra aperta, l’ennesima, sul mondo artistico di Bjork.