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Il 22 settembre 1985 Bob Dylan partecipò alla prima edizione del Farm Aid. Fu la prima volta in cui il cantautore si fece affiancare sul palco da Tom Petty e dai suoi Heartbreakers, coi quali si imbarcò poi in tour in diversi momenti dei due anni successivi. Tre giorni prima si era dedicato alle rehearsals di fronte ad alcune telecamere dell’ABC News in vista dell’evento: fu quella la prima occasione in cui lui e gli Heartbreakers suonarono insieme. A quella prima edizione del Farm Aid, che si tenne al Memoriale Stadium della University of Illinois presso Champagne, Illinois, Bob Dylan e gli Heartbreakers suonarono sei brani, quattro firmati Dylan, tra cui “Maggie’s Farm” come chiusura, e due brani altrui, tra cui il pregevole classico “That Lucky Old Sun”. All’edizione dell’anno successivo, che si tenne il 4 luglio in Texas, Bob Dylan, che era in tour con Tom Petty e gli Heartbreakers, partecipò via satellite collegandosi dalla venue nella quale si esibiva quella sera a Buffalo, NY. Di quel concerto vennero trasmessi tre brani.
Il Farm Aid è un festival fondato da Willie Nelson, John Mellencamp e Neil Young nel 1985 stesso ma di fatto nato da una proposta – inizialmente giudicata assurda e fuori luogo – venuta proprio dalla bocca di Bob Dylan, quando, qualche mese prima, sul palco del Live Aid, concerto di beneficenza organizzato da Bob Geldof e Midge Ure per aiutare l’Etiopia devastata dalla carestia, durante la sua esibizione disse che sperava che «some of the money… maybe they can just take a little bit of it, maybe… one or two million, maybe… and use it, say, to pay the mortgages on some of the farms and, the farmers here, owe to the banks». Nacque un’accesa polemica: a ciascuno dei lettori qui la propria opinione. Sta di fatto che ben presto tre grandi cantautori strenui difensori dell’America rurale e “popolare” colsero i frutti di quell’affermazione e fondarono un festival che tuttora sopravvive e che ospita ogni volta grandi artisti.
Pochi giorni fa, per l’edizione 2023 dell’evento, tenutasi il 23 settembre a Noblesville, Indiana, Bob Dylan, che ha annunciato da poco un tour autunnale negli States e nel Canada con la sua band che inizierà il 1º ottobre, è salito a sorpresa sul palco accompagnato dagli Heartbreakers orfani di Tom Petty, venuto a mancare nel 2016. Dylan aveva avuto modo di suonare ancora con gli Heartbreakers anche dopo il 1987, per la precisione nel 2003, quando furono gli opening acts in un suo tour. La sorpresa questa volta è, però, stata enorme: Dylan non era nel cartellone ed è stato accolto da un boato del pubblico. Dylan non si esibiva dal vivo dal concerto di Roma del 9 luglio scorso.
Le sorprese, però, non finiscono qui. Per tutte e tre le canzoni del set Bob Dylan ha suonato la chitarra, strumento che non utilizza quasi mai da anni. Anche i brani del set sono stati sorprendenti: “Maggie’s Farm”, che chiuse l’esibizione del 1985, non veniva eseguita dal vivo dal 2009, “Positively 4th Street” dal 2013 e “Ballad of a Thin Man”, eseguita tantissimo dal cantautore fino al 2019 compreso, non era finora mai stata suonata nei suoi concerti post Covid. Non sono rarità assolute, quindi, ma scelte inusuali se si prendono in esame gli ultimi anni di concerti di Dylan. Va notato anche che tutti e tre i brani del set furono pubblicati nel 1965, il primo su Bringing It All Back Home, il secondo come singolo e il terzo su Highway 61 Revisited. Anche questo va in controtendenza con le recenti abitudini del cantautore che nei suoi concerti esegue ben 9 brani sui 10 totali contenuti nel suo ultimo disco e pochi pezzi degli Anni Sessanta e Settanta. Qui sotto potete visionare lo streaming integrale dell’esibizione.