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Matteo Mannocci Awards 2023

Matteo Mannocci

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VENTI DISCHI (e il resto)

Il famigerato listone di fine anno a questo giro contiene 20 dischi, in cui ho cercato di articolare e differenziare gli ascolti principali affrontati durante il 2023, più un piccolo compendio di altri dieci dischi. L’ordine è totalmente casuale. I tag inseriti sono presi dalle pagine dei relativi dischi su Rate Your Music, per divertirsi a vedere come le varie community definiscano e tagghino i vari album e quanto molto (o, come vedrete, molto poco) alcune uscite siano considerate. Un eroico 2024 a tutti!

Annelies Monsere – Mares (Horn of Plenty)

Aunty Razor – Viral Wreckage (Hakuna Kulala)

DJ K – PANICO NO SUBMUNDO (Nyege Nyege Tapes)

Marco Baldini – Vesperi (Another Timbre)

UCC Harlo – Topos (Subtext Recordings)

Martyna Basta – Slowly Forgetting, Barely Remembering (Warm Winters Ltd.)

Liturgy – 93696 (Thrill Jockey)

Kinlaw – WELD (Drowned By Locals)

Marja Ahti – Tender Membranes (Black Truffle)

Mordecoli – Ch​â​teau Mord​é​coly (A L T E R)

Nyokabi Kariũki – FEELING BODY (cmntx records)

Ziúr – Eyeroll (Hakuna Kulala)

Werner Dafeldecker & Valerio Tricoli – Der Krater (Room40)

Lisa Lerkenfeldt – Halos of Perception (Shelter Press)

John Bence – Archangels (Thrill Jockey)

Yungwebster – Yungwebster (sferic)

Tim Hecker – No Highs (kranky)

DJ RaMeMes – Sem Limites (QTV Selo)

Barn Sour – Soap & Glue (Penultimate Press)

Daniel M Karlsson – Mapping the valleys of the uncanny (XKatedral)

(horror vacui!)

(altri dieci: UN COMPENDIO)

Ahti & Ahti – Nokivesi (moremars label) // Ano Ton – Rena​ï​ssance Supersonic Carrier (Portals Edition) // Graham Lambkin, James Rushford – Gondolas (Erstwhile Records) // Jurg Frey – String Trio (Another Timbre) // MC Yallah – Yallah Beibe (Hakuna Kulala) // PO – Cociage (Hakuna Kulala) // V.A. – Tutto a posto niente in ordine (Nashazphone) // Klein – touched by an angel (Parkwuud Entertainment) // Lorenzo Abbatoir – Disincarnazione (Flag Day Recordings) // Luciano Maggiore & Michael Speers – necesse est numquam revelare stercorem tuum (Krim Kram)

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010