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Nato a Reggio Calabria ma di stanza a Milano, Alsogood (moniker di Francesco Lo Giudice) rientra nel novero dei producer e musicisti italiani che sperimentano tra jazz, hip-hop ed elettronica. Fondatore del trio Figùra insieme al bassista Emanuele Triglia e al pianista Alessandro Pollio, e con numerose collaborazioni internazionali all’attivo (Illa J, Brainorchestra), “Elsewhere” è il suo nuovo LP, in uscita il prossimo 19 Gennaio per Island Records/Universal Music Italia.
Il disco è una profonda riflessione, ispirata anche ad artisti come Sun Ra, sul viaggio che ci attende dopo l’esperienza della materia vivente. Sul fronte musicale, la ricerca di questo orizzonte non può che prender forma attraverso l’adozione di un linguaggio sonoro che sposta più in là i confini dei generi di partenza del bagaglio personale di Lo Giudice, il jazz e l’hip-hop. A testimoniare il valore di “Elsewhere” partecipano musicisti internazionali di culto: DJ Harrison, polistrumentista e produttore in nomination ai Grammy, affiliato alla storica label losangelina Stones Throw e componente dei Butcher Brown; il leggendario Ivan “Mamao” Conti, batterista brasiliano fondatore degli Azymuth e il talento italiano residente in UK di Maria Chiara Argirò.
Il brano di lancio “See The Light” è ad esempio una traccia di jazz irregolare, che volteggia su un giro di synth, imperniata su vorticosi tempi dispari scanditi dalla sezione ritmica, per planare poi su un solo di piano che affonda come un coltello nel burro nell’ossatura del pezzo. Un cadeau opera dello special guest del brano, DJ Harrison. Racconta Alsogood: “Ho incontrato DJ Harrison al Biko a Milano, per un suo concerto. Ci siamo conosciuti e abbiamo chiacchierato dopo il live. Gli ho anche regalato dei dischi e abbiamo iniziato a scriverci su Instagram, ha sentito dei miei beats ed alla mia proposta di partecipare al disco è stato così contento da propormi di realizzare anche un remix hip-hop della traccia, che adesso custodisco gelosamente, e che magari in futuro tireremo fuori”.
Photo Credit: Giacomo Dal Ben; In Home la cover di “Elsewhere”