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A tre anni da “Sling”, torna finalmente Claire Elizabeth Cottrill, più semplicemente Clairo. La venticinquenne originaria di Atlanta è diventata nel giro di un lustro una stella dell’indie-pop e il terzo album “Charm” attesta la sua rilevanza in questo momento storico issandosi alla n. 8 di Billboard (con 47000 copie vendute) e 13 UK. Ma a differenza dei lavori precedenti, che viaggiavano tra bedroom pop, cantaurato vicino a Phoebe Bridgers e folk sperimentale, gli undici nuovi brani ci guidano in una strada più definita, che abbraccia un soul venato di psichedelia e jazz grazie alla produzione di Leon Michels dei Dap-Kings e El Michels Affair e alla sua band di musicisti. Il primo singolo “Sexy To Someone” è biglietto da visita ideale all’universo dell’album, nel desiderio di emancipazione che unisce il funk di Donna Summer al songwriting cristallino di Paul McCartney.
Evocando le mitiche serate estive e i tête-à-tête in lussuose sale tra anni settanta e ottanta, Clairo, affascinata dalla grandezza dei dischi di gente come Henry Nilsson e Blossom Dearie, specie a quarantacinque giri, ha adottato quelle stesse tecniche di registrazione analogica e in presa diretta nella speranza di contrastare l’idea della loro obsolescenza nell’era digitale. In “Charm” l’artista non rivoluziona il sound adottato per l’album “Sling” del 2021, con Jack Antonoff al desk, tuttavia gli offre maggiore colore e dinamicità con un potente ensemble di corni, fiati e sintetizzatori vintage. Infondendo alle canzoni, tra l’altro, un pattern ritmico non distante da quello dell’esordio “Immunity”.
Fra i brumosi arpeggi e la chitarra slide di “Nomad” e il piano giocoso alla Randy Newman di “Glory Of The Snow” ci troviamo di fronte a un lavoro di una maturità e estro sbalorditivi, capace di incursioni in territori surf e hypnagogic (la deliziosa “Echo”) o exotica aggiornata ai nostri giorni (“Juna”, un caso anche su TikTok). Per non parlare del trip-hop conturbante di “Second Nature” e dell’r’n’b stellare di “Thank You” e “Add Up My Love”: non mi viene in mente altro – forse giusto “Ten Fold” di Yaya Bey – che possa ergersi più di questo album a colonna sonora dell’estate 2024.
85/100
Photo Credit (Home): Lucas Creighton