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Esce venerdì 29 novembre “Boxe” l’album d’esordio di Giargo, artista classe 1998 di origini foggiane adottato da Bologna da quasi un decennio Accompagnato dalla band dei Baia Zaiana che ha prodotto e arrangiato le tracce e pubblicato da 47011 Records/Archivio180, “Boxe”, si snoda attraverso 33 di minuti di “spensierato relax mediterraneo” e di ballad più nostalgiche, tra reminiscenze italo-funk battistiane, bossa, pop psichedelico balneare, tropicalismi e andature jazzy: nel lato A spiccano le influenze latin e funk/jazz, in un mood rilassato e indolente, nel lato B prevale un mood più introverso e malinconico.
Per accompagnarci nel mondo di “Boxe”, Giargo si è raccontato attraverso 7 ispirazioni che ne hanno forgiato l’immaginario.
1. CAMERA DI LIBRI
Una camera di libri per tollerare l’inverno, una camera di libri per la calura estiva bolognese. Sciarpe e cappelli, docce e ventilatore. Materasso a terra, molte coperte o nessuna, in ogni caso tante pagine, bianche o ingiallite, edizioni tascabili o rigide, libri su libri su libri su libri. Ad accompagnare tisane calde o acqua con ghiaccio calcareo. Piccoli baci e riposini assolati. All’ultimo piano tra tegole e colli, prosa e poesia, musica soffice e sogni di cera.
2. IL MERCATO DI FOGGIA (I PEZZ’ AMERICN)
Interlocutore X: Ma quant’è bello dove l’hai preso?????
Giargo: Mercato a Foggia, 1 euro!!!
Interlocutore X: Bellissimo! Bella Foggia… non ci sono mai stato però… in Puglia sono andato quest’estate, in Salento, è lì vicino giusto?
Giargo: (disappunto & costernazione)
3. WU WEI
Wu Wei significa Non Fare in cinese, ecco…
4. SOLE SUL TETTO
Pomeriggi a prendere il sole sul tetto del Colonnello detto Rik, detto Nello. Dopo il tramonto gustose cenette, divani comodi e bella musica. Rimanere universitari per sempre, distesi a terra, mangiando hummus e bevendo Peroni da 66.
5. QUARTIERI POPOLARI
Lontani dalle macchine e dal turismo, i quartieri popolari d’Italia e del mondo si concedono ad oniriche luci e a sfaccendate passeggiate fatte di silenzi e birre fresche. Cosa ci faccio qui? Muri che cadono nel profumo di detersivo di panni bianchi stesi al sole, allucinogeni fiori spontanei si fanno spazio tra i parchi giochi abbandonati. Alcuni gatti alle finestre leggono dichiarazioni d’amore che sbiadiscono col tempo. Tutto passa sui soffiatori di vento, sulle soffitte di polvere, sulle carezze e sui fuochi d’artificio, tra i motorini e le madonne che sussurrano erotiche parole in controluce.
6. GLI APERITIVI
Evitare di andarci aiuta a scrivere.
Andare ed annoiarsi aiuta a scrivere.
Il sabato sera come un incontro di boxe, chiacchiere come pugni, sempre, o quasi sempre, esclusivamente ricevuti.
7. LE RAGAZZE
A Bologna e nel mondo.
Ma soprattutto a Bologna.