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In “Piece Work” ritroviamo alcune delle tappe della carriera di un produttore, Ewan Pearson, capace di interpretare sempre in maniera personale i diversi stili dell’elettronica. Non a caso nei 2 cd possiamo incontrare Seelenluft, The Chemical Brothers, Goldfrapp, Röyksopp e Playgroup, Alter Ego, Pet Shop Boys, Rapture e Depeche Mode.
Ovviamente una schiera di nomi adatti anche per i palati più pop non può che essere funzionale alla buona riuscita di un album-raccolta. Ma intendere tutta l’operazione solo in questo senso sarebbe piuttosto riduttivo: “Piece Work” contiene in effetti tracce di buonissima qualità, e, soprattutto, rende visibile la padronanza con cui Pearson è in grado di muoversi con classe su diversi terreni.
In “Manila” ovatta la versione originale del brano di Seelenluft aggiungendo spessore a cassa e bassi; opera un leggero il restyling di “Song For The Fields” (Fields) e rende decisamente swayzakiano il mood in “Make it Happen” (Playgroup).
Pratica una manipolazione acid-80’s su “Outsiders” dei Franz Ferdinand e traccia ottime evoluzioni in “The Golden Path” (The Chemical Brothers).
Trasforma in tech-house da rave il suono di “Raining Again” di Moby, rende ancora più pop “Evil” dei Ladytron, mentre trasforma “Beat The Bush” (Alter Ego) in un diluvio electro. Si muove su binari pop-house per “49 Per Cent” (Röyksopp) e mette insieme una discreta versione da club di “I Need Your Love” (The Rapture). Il quadro si completa con la rivisitazione di un “classicone” come “Enjoy The Silence” dei Depeche Mode e le suggestioni deep di “Psychological” dei Pet shop Boys.
Un doppio album che ha molto da raccontare a chi vuole scoprire quale sia la vera essenza del remixer. Ewan Pearson conosce certamente tutti i trucchi per confezionare la versione alternativa di qualsiasi traccia gli passi per le mani. Marpione.