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TOP20 DISCHI DELL’ANNO
1) The Horrors – Skying
Gli Horrors decidono al terzo disco di rivisitare la new wave piena di tastiere dei primi anni ’80 e ne viene fuori un gran disco. Chi ci avrebbe scommesso nel 2007?
2) Explosions in the sky – Take care, take care
Da non sostenitore del post-rock questo secondo posto ha per me una valenza ancora più grande. Ma gli infiniti giri di chitarre di questo album costituiscono un viaggio sonoro irrinunciabile.
3) Real Estate – Days
I Real Estate arrivano alla Domino. E regalano una piccolo grande perla dipinta con tinte folk rock e pop.
4) Civili Civic – Rules
Chitarre e potenza sonora. La sorpresa di quest’anno
5) Battles – Gloss Drop
Al primo ascolto non si capisce bene cosa si stia sentendo. Una volta capito che il math rock di “Atlas” ha fatto una lunga vacanza ai Caraibi, non se ne può fare a meno.
6) Yuck – Yuck
Il ritorno dei chitarroni alla Dinosaur Jr. Ma siccome J Mascis ancora suona, i quattro ragazzi ci mettono dentro anche parecchia melodia indie-pop che si piantano subito in testa.
7) A classic education – Call it blazing
Un gruppo italiano che fa parlare di se all’estero ed è spesso citato da Pitchfork. Non è hype, il disco vale davvero tanto.
8 ) Moon duo – Mazes
Un rock semplice, ipnotico e ruvido. Tastiere e chitarre e voce che pare arrivare da lontano. Una piacevole scoperta.
9) Holy ghost! – Holy ghost!
Ok gli LCD Soundsystem non ci sono più, ma la DFA di James Murphy continua a sfornare delle piccole gemme. Eccone una, electro pop anni ’80, moderno e vintage allo stesso tempo.
10) I break horses – Hearts
L’apoteosi del revival shoegaze
11) Neon Indian – Era extrana
Mr. Alan Palomo non sbaglia un colpo. E il livello di fruibilità di questo secondo disco è ancora maggiore che in passato
12) Blessed Child Opera – Fifth
Spesso basterebbe smettere di guardare all’estero per accorgersi che qualche chicca folk psichedelica l’abbiamo anche da noi. Il quinto disco dei Blessed Child Opera è solare e dal piglio internazionale.
13) Casa del Mirto – The Nature
Stesso discorso di prima. Washed Out ce fa un baffo!
14) The Black Keys – El Camino
Arrivato all’ultimo minuto, una gran bella prova del duo statunitense. Modernità e tradizione condensate in una decina di brani.
15) The Black Lips – Arabia Mountain
I Black Lips prodotti da Mark Ronson diventano troppo pop? Non importa sono sempre i Black Lips e questo nuovo disco è registrato in maniera perfetta.
16) Bombay Bicycle Club – A different kind of fix
I BBC erano già maturi all’epoca del primo disco, figuriamoci ora che arrivano in grande stile alla loro terza prova in pochi anni.
17) Los Campesinos – Hello sadness
Sempre lo stesso genere e la stessa freschezza dei dischi precedent. Dunque molto bene.
18 ) Summer Camp – Welcome to Condale
Arrivati in punta dei piedi, i Summer Camp esordiscono sulla lunga durata con un ottimo disco, dalle melodie accattivanti ma comunque non banali.
19) Kasabian – Velociraptor!
Forse in leggero calo rispetto al passato ma con 3 o 4 brani “killer”.
20) Friendly Fires – Pala
Un disco danzereccio e fresco. I Friendly Fires si rivelano una band assolutamente non legata ad alcuno schema compositivo predefinito.
TRA I DISCHI ITALIANI IN ITALIANO SU TUTTI
Paolo Benvegnù – Hermann
FILM DEL 2012 DA RICORDARE
Habemus Papam di Nanni Moretti
This Must be the Place di Paolo Sorrentino
Boris – il film
SERIE TV DA RICORDARE
Fringe (tra la 3a e la 4a stagione)
Breaking Bad (4a stagione)
Homeland
Sons of anarchy (4a stagione)
I MIEI CONCERTI DEL 2011
Pulp – Primavera sound 2011, Barcelona (per scontate ragioni affettive)
Explosion in the sky – Primavera sound 2011, Barcelona
Battles – Primavera sound 2011, Barcelona
Band of Horses – Dcode festival 2011, Madrid
The Horrors – Alpheus, Rome
Holy Ghost! – Primavera sound 2011, Barcelona
John Spencer Blues Explosion – Primavera sound 2011, Barcelona
Kasabian – Dcode Festival 2011, Madrid
The Walkmen – Primavera sound 2011, Barcelona
The National – Primavera sound 2011, Barcelona
Foster the People – Dcode Festival 2011, Madrid
(Francesco Melis)
Collegamenti su Kalporz:
Francesco Melis Awards 2010
31 dicembre 2011