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DISCHI DELL’ANNO, TOP 20
1) Dirty Projectors, “Swing Lo Magellan”
La band di David Longstreth si riconcilia con la forma canzone più tradizionale, dando alle stampe un album che va oltre tutte le definizioni ed i generi. O forse è semplicemente Pop. Il migliore che si possa trovare in giro.
2) Tame Impala, “Lonerism”
Oltre ad aver ridefinito i canoni di un genere (lo psych-rock) in ottica moderna, i Tame Impala hanno dato la prova definitiva delle loro immense doti musicali e compositive. They’re here to stay.
3) Andrew Bird, “Break It Yourself”
Probabilmente l’apice della carriera di uno dei più importanti artisti dei nostri anni. Lunga vita ad Andrew Bird.
4) Japandroids, “Celebration Rock”
Sulla scia di quanto fatto in passato da band storiche come The Replacements e Hüsker Dü, il duo canadese tutto cuore e sudore regala ai fan mezz’ora abbondante di rock duro e puro. Da cantare a squarciagola.
5) Grizzly Bear, “Shields”
Più accessibile del precedente “Veckatimest”, ma altrettanto impeccabile dal punto di vista stilistico, l’ultimo album degli “orsi” è una collezione di brani splendidi e, finalmente, emozionanti. Una sicurezza.
6) Django Django, “Django Django”
Un esordio colorato, fantasioso, spesso entusiasmante. I quattro di Edimburgo si sono costruititi da soli l’hype con un debutto di grande qualità. “Best new act”dell’anno, a mio parere.
7) Beach House, “Bloom”
È inutile, le band di questo valore sono merce più unica che rara, e questo disco è l’ennesima perla di una luminosa carriera. Insostituibili.
8) Menomena, “Moms”
Da quasi dieci anni i Menomena si muovono nelle retrovie dell’indie, componendo musica d’altissimo livello. Se “Mines” era stato il loro capolavoro, “Moms” è l’album della maturità.
9) The Shins, “Port Of Morrow”
Ok, magari questo non sarà il disco migliore prodotto dagli Shins, ma lascia il segno con una manciata di pezzi pop-rock curati nei minimi particolari. Avercene di James Mercer.
10) Lotus Plaza, “Spooky Action At A Distance”
Brani come “Strangers” e “Monoliths” avrebbero potuto fare da spina dorsale ad un nuovo album dei Deerhunter, ma Lockett Pundt ha preferito tenerseli per sé. E ha fatto bene, visti i risultati.
11) Vadoinmessico, “Archeology Of The Future”
Scoperto grazie alla classifica finale di Kalporz e ascoltato a ripetizione nel periodo pre natalizio, l’album d’esordio di questo multietnico ensemble è un frizzante affresco primaverile, capace di regalare momenti di quasi estasi. Onirico.
12) Jake Bugg, “Jake Bugg”
Inizialmente prevenuto nei confronti di questo ragazzino inglese sbattuto in prima pagina da NME, ho dovuto ricredermi dopo pochi ascolti. L’acerbo diciottenne inglese ha l’innata capacità di saper scrivere canzoni semplici ma dannatamente incisive. Farà strada.
13) Gentleman Jesse & His Men, “Leaving Atlanta”
Tra accordi di chitarra indiavolati e scatenate gimcane da due minuti l’una, il secondo album di questo ex barman di Atlanta è tutto quello che può desiderare chi nella musica cerca principalmente evasione, energia e divertimento.
14) Toy, “Toy”
Dotati di una tecnica esecutiva invidiabile e di un sano gusto per il colpo ad effetto, i Toy sorprendono tutti con un debutto solido e suggestivo.
15) The Walkmen “Heaven”
Per molti un capitolo minore della discografia della band, per me l’ennesima prova che il gruppo di NYC sa farsi come pochi altri portavoce della migliore tradizione del rock a stelle e strisce.
16) The Men “Open Your Heart”
Una band cattiva, cattivissima come non se ne vedevano da un po’. Eppure, in mezzo alle tonnellate di distorsioni di “Open Your Heart” si può trovare anche molta melodia. Per orecchie attente.
17) Ariel Pink “Mature Themes”
Schizofrenico, trash, imprevedibile. Del buon vecchio Ariel si è già detto di tutto e di più. Pochi hanno però compreso davvero tutta la sensibilità pop celata tra le tracce del suo ultimo lavoro.
18) Ty Segall, “Twins”
Dei tre dischi pubblicati nel 2012 questo è decisamente il migliore. Non siamo ancora ai livelli di “Goodbye Bread”, ma di tutto il carrozzone garage lui resterà sempre il primo, per talento e dedizione alla causa.
19) Alt-J, “An Awesome Wave”
Incensati dalla stampa d’oltremanica come fossero degli dei scesi in terra, gli Alt-J molto probabilmente sono sopravvalutati. Ciò non toglie che brani come “Matilda” e “Something Good” non li hanno scritti in molti quest’anno.
20) Animal Collective, “Centipede Hz”
Episodio minore della mitica saga del “collettivo animale”, questo album risulta comunque godibilissimo con i suoi saliscendi lisergici e le consuete oblique cavalcate di marca A.C.
CANZONI MANGIACERVELLO, TOP 30
1) Lusitania – Andrew Bird
2) A Simple Answer – Grizzly Bear
3) Teeo -Vadoinmessico
4) On The Sea – Beach House
5) Gun Has No Trigger – Dirty Projectors
6) Heavy Is As Heavy Does – Menomena
7) Feels Like We Only Go Backwards – Tame Impala
8) Impregnable Question – Dirty Projectors
9) Hail Bop – Django Django
10) Shivers – Divine Fits
11) The House That Heaven Built – Japandroids
12) A Simple Song – The Shins
13) Gentleman’s Pact – Conor Oberst
14) Heaven – The Walkmen
15) Matilda – Alt -J
16) Two Fingers – Jake Bugg
17) Half Gate – Grizzly Bear
18) Apocalypse Dreams – Tame Impala
19) Dans Carribe – Andrew Bird
20) Pique – Menomena
21) Something Good – Alt -J
22) Up On Hig – Daniel Rossen
23) Port Of Morrow – The Shins
24) I Bought My Eyes – Ty Segall Band
25) My Heart Skips A Beat – Toy
26) Default – Django Django
27) Divine Fits – My Love Is Real
28) Freaking Out The Neighborhood – Mac Demarco
29) Gentleman Jesse & His Men– You Give Me Shivers
30) The Men – Ex Dreams
VIDEO DELL’ANNO 2012
1) Wild – Beach House
2) Hey Jane – Spiritualized
3) Feels Like We Only Go Backwards – Tame Impala
4) Wor – Django Django
5) Lupine Dominus – Thee Oh Sees
CONCERTI DELL’ANNO (in ordine sparso)
Clap Your Hands Say Yeah live@Postbahnhof, Berlin, Germania 14.02.2012
Era una vita che aspettavo di ascoltare i CYHSY dal vivo. La lunga attesa viene ampiamente ripagata da un concerto perfetto, con la band che suona lo storico album di debutto quasi integralmente. Brividi.
Andrew Bird live@Magazzini Generali, Milano 14.11.2012
Uno dei migliori concerti a cui io abbia mai assistito. Non serve dire altro.
Tame Impala live@Magazzini Generali, Milano 26.10.2012
Kevin Paker, eroe dei nostri giorni, guida la sua band in una sort di lunga jam session, acida e distorta al punto giusto, lasciando estasiato il pubblico dei Magazzini.
Dirty Beaches live@Kater Holzig, Berlin, Germania 25.02.2012
Un sintetizzatore, un sassofono ed una batteria elettronica. E poi lui, ovviamente, Alex Zhang. In un Kater Holzig cupo come poche altre volte vanno in scena le disturbanti visioni targate Dirty Beaches. Ed è spettacolo.
The Walkmen live @Roter Salon, Berlin, Germania 11.06.2012
I Walkmen, orfani di un membro del gruppo, sopravvivono al caldo tropicale del Roter Salon e sfoderano una prestazione impressionante. This is rock’n roll.
Wu Lyf live@Magnolia Milano, 29.03.2012
Rabbia e sudore come in un concerto punk d’altri tempi. Pare si siano già sciolti. Resteranno un grande album e questo concerto. Non è poco.
(Stefano Solaro)
Collegamenti su Kalporz:
Stefano Solaro Awards 2011
28 dicembre 2012
1 Comment
niki
finalmente!!!