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Gli Is Tropical tornano con il seguito di “Native To”. I’m Leaving”, che esce anche questa volta sotto l’ala protettiva della Kitsuné, si distacca in maniera piuttosto marcata dal suo predecessore. Si può dire che questo secondo lavoro della band britannica sia un segnale della sua versatilità. “I’m Leaving” si presenta come un album che guarda maggiormente alla forma canzone lasciando da parte le acrobazie sonore del debutto.
Questo secondo capitolo della discografia degli Is Tropical è segnato soprattutto da una produzione importante come quella di Luke Smith (che ha lavorato tra gli altri con Depeche Mode e, di recente, con i Foals). A tratti si potrebbe dire che si tratta di un lavoro molto più pop, ma tralascerebbe tante altre caratteristiche. Però è innegabile che brani come “Dancing anymore” (con Ellie Fletcher dei Crystal Fighters come ospite vocale) o la ballata finale di “Yellow teeth” si distacchino abbastanza dalla passata produzione del trio, per l’approccio sonoro più leggero. In altri passaggi, invece, rimangono vive le forti influenze new wave che avevano caratterizzato pure “Native to”, come per esempio nell’iniziale “Lover’s cave” o in “Cry”.
Non è certo questo il disco che farà fare alla band britannica il salto di qualità, il disco ha alcuni passaggi a vuoto e nessun brano in particolare emerge rispetto agli altri. Questo non vuol dire che ci si trovi davanti un lavoro insufficiente. Come già sottolineato, con “I’m Leaving” gli Is Tropical si riappropriano della forma canzone provando a cercare un proprio percorso preciso.
63/100
(Francesco Melis)
3 luglio 2013