Share This Article
Quest’anno abbiamo scelto 5 diverse sezioni per le segnalazioni di metà 2013. INSTANT CLASSIC e IN LOOP rispettivamente per l’album più fresco e significativo e per quello che abbiamo ascoltato a ruota. E poi SHAZAM!, il debutto più esaltante, NEUTRAL MILF HOTEL per la vecchia gallina che fa buon brodo, ovvero il grande vecchio nome che funziona ancora. E non poteva mancare il bollito di Kalporz nell’apposita sezione rinominata, per inseguire i tempi che corrono, BOILED ROOM . Infine, altre 5 segnalazioni #FUORIDIPOCO con altri album che hanno riscosso il maggior numero di elogi, tributi e celebrazioni varie tra i nostri collaboratori.
INSTANT CLASSIC // KURT VILE “Wakin’ On A Pretty Daze” (Matador)
“È un viaggio americano, si conosce l’inizio, ma non la fine, è facile perdersi e non ritrovare più la via di ritorno. Poco importa, Kurt Vile, tuffandosi come a suo solito nel cantautorato americano e in certe sonorità alla Dream Syndicate, ha costruito un’identità autoriale, facile da riconoscere: una summa tra approccio low-fi e tradizione rock, born in the USA”.
IN LOOP // DEERHUNTER “Monomania” (4AD)
“Possono piacere o non piacere, ma i Deerhunter sono sempre lì. Una delle poche band che hanno ridato a modo loro linfa all’indie rock, nel senso alto del termine”.
SHAZAM! // DISCLOSURE “Settle” (Pmr Records)
Non è solo hype, i due fratelli Lawrence sono un 1991 e un 1994 e offrono un furbo e irresistibile compendio di house, garage, funky, dubstep, synth pop e di tutto ciò che ci ha fatto muovere il culo negli ultimi 10 anni.
NEUTRAL MILF HOTEL // DAVID BOWIE “The Next Day” (ISO Records)
“È un disco profondo. Pensato. Alto. Criticamente spirituale. Mondano. Disperato. Arreso. Elegantemente riflessivo. Passato prossimo. Inattuale. Un album che racconta ragioni realmente personali con musica e parole dove la voce bassa di Bowie si stende con nobile eleganza su arrangiamenti affilati e sapientemente nostalgici”.
BOILED ROOM // ATOMS FOR PEACE “Amok” (XL Recordings)
“Ancora non si riesce a capire bene il perché Thom Yorke si intestardisca con questo progetto parallelo
Insomma… perché l’hai fatto, Thom?
Una volta la mia prof. d’italiano di 2a superiore mi disse: «Bardelli, tu sei da 7, se mi fai un’interrogazione da 6, io ti do 5″. Aveva ragione, è un ragionamento motivazionale».
Thom, tu sei da 10, hai fatto un album da 6,5, e allora io ti do 5”.
#FUORIDIPOCO
KANYE WEST “Yeezus” (Def Jam)
“Sempre più un beatle del pop contemporaneo. Astuto nell’elevare e rendere oro spunti pescati in generi e gusti underground ma d’impatto. Impeccabile nel curare la sua immagine con un misto di ironia e megalomania”.
DAFT PUNK “Random Access Memories” (Columbia)
“Sicuramente ci sarà chi, memore di “Human After All”, storcerà il naso ascoltando “Random Access Memories”. Ma attendersi un disco esclusivamente per il dancefloor vuol dire non aver capito cosa erano e cosa sono i Daft Punk”.
MY BLOODY VALENTINE “mbv” (self-released)
“Perché i My Bloody Valentine trascendono. Sic”.
SAVAGES “Silence Yourself” (Matador)
“Le coordinate della loro proposta musicale vanno dalle mitiche Slits fino ad arrivare ai Gang Of Four . Riff brucianti, groove in levare e chiassosi break à la Yeah Yeah Yeahs degli albori. Insomma, bisogna essere proprio sprovvisti di spina dorsale per restare indifferenti”
SMITH WESTERNS “Soft Will” (Mom+Pop)
“Un disco solare ma non banale, adatto un po’ a tutti. Ma se anche voi fate parte di quella cerchia di persone che ha consumato i dischi dei primi Suede, che quando parte Needle in the Camel’s Eye di Brian Eno va in visibilio e che sotto la doccia canta Suffragette City, l’entusiasmo potrebbe essere anche maggiore”.
2 luglio 2013