Share This Article
La musica degli M+A è specchio caleidoscopico di tutto ciò che si può definire Indie oggi. È Italia trendy da esportazione, nonché ottima cura allo stress e alle preoccupazioni della vita quotidiana di chi li ascolta. I due forlivesi hanno finora dimostrato un’innata propensione per melodie e ritmiche accattivanti, buone per la pista da ballo di un club come in un lounge bar, senza trascurare lo stereo di casa che saluta l’arrivo di una domenica mattina. Arrivano a Bologna forti dei consensi piovuti sul nuovo album “These Days”, alla fine di un mese di ottobre già esaltante in giro per l’Inghilterra: culmine la tre giorni londinese, con annesso opening party di un H&M.
Portando in dote Mac, electronics, vocoder, xilofoni e percussioni varie, gli M+A sono inoltre accompagnati da un vero batterista, per un set di undici brani a sfiorare l’ora di durata. Repentino attacco di batucada alla Ninos du Brasil per “Freetown Solo”, pezzo che unisce Style Council, cocktail music e archi campionati in un sinuoso arrangiamento. In altri frangenti del live viene a galla l’amore per il French Touch degli Air (“L.E.M.O.N.”) e la scaltrezza pop dei Phoenix (“Practical Friday”). Per non parlare di quei passaggi di piano che corrono forti verso lidi esotici in stile Noze nell’ultimo apprezzato singolo, “Down The West Side”.
Eppure nonostante certi “richiamini” che mettono in discussione l’originalità della loro proposta, il duo coinvolge appieno il pubblico con un sound frizzante e spesso irresistibile, quando collidono hip-hop ed elettronica anni novanta in una “When” proposta anche nel bis.
Michele, Alessandro, ben fatto.
(Matteo Maioli)
5 Novembre 2013