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Matt Berninger e i suoi compari, sguazzano negli angoli oscuri e insicuri dell’animo da tempo e, tra linguaggio wave e attenzione totale alla composizione, sono in giro da 14 anni e hanno pubblicato almeno due grandi dischi: “Alligator” e “Boxer”. In realtà, anche lo scorso “High Violet” non era male ed ha riscosso anche più successo di quanto ci si aspettasse. Da lì, il desiderio di incanalare la propria poetica in qualcosa di ancora più diretto e che portasse con sé i segni del tempo, è divenuto realtà con “Trouble Will Find Me”. Un pizzico di retromania, dato l’utilizzo di synth e beat elettronici garbati e l’afflato emotivo di marca National sono i primi segni caratterizzanti di questo nuovo lavoro.
Nonostante ciò, il cerchio non si chiude in maniera adeguata: il percorso desiderato acquista senso, sì, ma il tutto vive più su momenti riusciti (la melodia di “Fireproof”, ad esempio) che altro. E’ scattata la classica trappola di quando non si riesce a maneggiare la difficilissima arte della mediazione tra immediatezza e personalità, insomma. Nonostante ciò, la classe del gruppo è inalterata e, quindi, il risultato è comunque portato a casa. E’ il confronto con il passato che inquadra meglio ogni cosa.
65/100
(Giampaolo Cristofaro)
30 giugno 2013