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La scelta del nome (si può definire orribile, si vero?) per il nuovo progetto di Ben Lanz dei Beirut e dei fratelli Scott Devendorf e Bryan Devendorf dei The National non è delle più fortunate, ma ha comunque una spiegazione: “LNZNDRF” raccoglie infatti le abbreviazioni dei rispettivi cognomi (Lanz n’ Devendorf).
Ma se si accantonano le questioni onomastiche, c’è molto di più da dire: il trio ha lasciato da parte i gruppi di appartenenza e si è inventato un suono davvero notevole, ibrido, che spazia dal rock arioso a mood più minimalisti, dal post-punk alle atmosfere meno costruite tipiche di una jam session. D’altronde anche il loro omonimo disco di debutto, che esce il 19 marzo per la 4AD, è stato scritto e registrato durante lunghe jam session organizzate in una chiesa di Cincinnati.
Fino ad ora esistono tre estratti dal disco, “Beneath The Black Sea”, “Kind Things” e “Mt. Storm” – che trovate qui sotto. Ognuna suona diversa dalle altre: la prima li accomuna ad un inconsueto incrocio di New Order e The War On Drugs, la seconda è un trip psych ipnotico lungo otto minuti, la terza si avvicina alle sonorità shoegaze. Insomma, parecchia roba buona da ascoltare.
(Enrico Stradi)