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Jamie Hince e Alison Mosshart tornano a distanza di 5 anni da “Blood Pressures”, con un disco edito da Domino Records e registrato tra New York e Los Angeles, che ha alle spalle importantissime figure della music producing come John Mahony, Tom Elmhirst e Tchad Blake oltre allo stesso Hince.
“Ash&Ice” si presenta con una copertina semplice ma attenta ai dettagli, accompagnando ad ogni canzone non la classica numerazione ma la rappresentazione di un oggetto o elemento collegato al contenuto testuale della stessa.
Un album che sin dal primo ascolto lascia trasparire la maturità raggiunta dal duo anglo-americano, mischiando la presenza di suoni eterogenei alla mantenuta fedeltà verso il proprio stile di scrittura. Ad aprirlo il primo singolo estratto “Doing it to Death” che dimostra subito quanto appena accennato: il canto di Alison resta sensuale e tagliente, rancoroso e ingenuo al tempo stesso, nella ritmica accede una forte componente elettronica che sincopa il brano e che risulterà cifra stilistica dell’intera opera. Sulle chitarre, curate da Jamie, c’è da dire che seppure il suo tocco e la sua ricerca dei suoni sono ormai da tempo conosciuti e riconoscibili, non può non raccontarsi l’impresa di avere re-imparato a suonare lo strumento, utilizzando praticamente due dita soltanto a seguito di un incidente che lo ha visto subire una menomazione permanente alla mano: il risultato è stupefacente, anzi l’alchimia tra lo sporco della sua Hofner e la voce di “VV” risulta ancora più solida.
Da evidenziare tracce come “Hard Habit to Break” e “Siberian Nights” che con sfumature dance rendono impossibile non accompagnarne il ritmo con un movimento qualunque del proprio corpo, segno inconfutabile che il groove arriva, eccome: un album da accompagnare nell’ascolto muovendosi in libertà.
Più in segno di continuità sono, invece, brani come la aspra “Bitter Fruit” o le ballate “Days of why and how”, “ Hum for your Buzz” e la melensa “That Love”, probabilmente il pezzo più debole dell’album.
“Hotel” e Alison hanno messo tanto di loro in questo disco, il 29 Ottobre saranno in Italia a Milano per un live al Fabrique e sarà un’occasione per gustare il loro stile inconfondibile.
80/100
(Francesco Fauci)