Share This Article
Dopo il successo del disco d’esordio, i catalani Mourn ritornano con “HA,HA,HE”, il loro secondo lavoro, pubblicato sempre per Captured Tracks lo scorso 3 giugno. È vero, Carla Perez Vas e compagni hanno la tremolante sensibilità liceale che molti intenerisce e troppi distrae, ma riescono a vestirla di suoni e ritmi contaminati dal jazz su un tappeto Seattle ’90 che si lascia ascoltare.
Chiedono attenzione e la ottengono. Da “Gertrudis, get through this” alla dichiarazione di intenti “Storyteller” il messaggio è chiaro: abbiamo qualcosa da dire e lo diremo. Colpisce l’apertura del disco, la strumentale “Flee”, e con lei “Second Sage”. I controtempi e i suoni distonici ben rendono l’idea di contrasto e di difficoltà che i testi cercano di raccontare, uno stato d’animo inquieto e insicuro nella sua determinazione.
Da sottolineare il riferimento a William Blake in “Irrational Friend” e nel nome stesso dato all’album, citazione letterale del poema Laughing Song del poeta inglese.
I Mourn meritano tempo e, come avevamo già detto precedentemente, conviene tenerli d’occhio anche perché, come Blake scriveva, chi ferisce lo scricciolo non sarà amato dagli uomini.
65/100