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L’altro giorno un amico molto R.E.M.-dipendente ha postato sul suo profilo Facebook una foto dei quattro di Athens con questa dicitura: “Amici di famiglia”. Ed è proprio vero. La mancanza dei R.E.M. da quando si sono sciolti è una mancanza fisica, come di una persona cara che hai perso. Abbiamo la loro musica, certo, ma una parte di noi è diventata più cinica, più disillusa da quando non ci sono più.
Questo è il motivo perché qui a Kalporz vogliamo quindi indire un R.E.M-day, un’intera giornata dedicata alla band di Michael Stipe in cui ripercorrere i suoi passi, anno per anno, album per album. Un modo per riappropriarci della loro musica, per sentircela ancora vicina. Che poi i R.E.M. sono di quei gruppi di cui non ti dimentichi mai, che non mandi mai del tutto in soffitta, però è ancora più bello celebrarli per un giorno intero. Qui a Kalporz avevamo anche una ragione più prosaica: ci siamo accorti che avevamo in archivio, coerentemente con la nascita di Kalporz nel 2000, solo le recensioni dei R.E.M. post-2000, per cui ci siamo messi di buona lena a scrivere quelle dei due fondamentali periodi Ottanta e Novanta.
Il giorno prescelto per i grandi festeggiamenti – il 21 novembre 2016 – non coincide con nessuna ricorrenza: quest’anno si sono ricordati nei corrispondenti corretti giorni di uscita i 30 anni di “Lifes Rich Pageant”, i 25 di “Out of Time” e i 20 di “New Adventures in Hi-Fi”. Noi invece vogliamo slegare il R.E.M.-day da occasioni particolari, perché ogni giorno è quello giusto per onorare i R.E.M.
Ce n’è sempre bisogno.
(Paolo Bardelli)