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Come si può non essere entusiasti al cospetto della pubblicazione di un disco tributo di Sonic Boom al gigantesco La Monte Young. Registrato lo scorso settembre al Teatro Maria Matos di Lisbona, “A Tribute To La Monte Young” è praticamente la monumentale performance dal vivo di questo “combo” denominatosi per l’occasione Infinite Music e formato da Peter Kember aka Sonic Boom, Etienne Jaumet (Zombie Zombie), vocalist e che qui suona anche il sassofono, e Celine Wadier, maestra di canto dhrupan e polistrumentista dedita alla pratica e studio della musica classica indostana.
Il disco si divide in tre tracce (“Infinite Music”, “Magenta” e “Surge Machine”) in cui domina la componente drone tipica di Sonic Boom (punto di riferimento costante nella musica cosmica e neo-psichedelica degli ultimi vent’anni) e le cui suggestioni principali sono poi date in effetti dall’apporto di Etienne e di Celine e in particolare per quello che riguarda l’uso delle voci e nella ripresa del lavoro di un artista che è stato ed è influente come pochi nella storia della musica contemporanea e che Kember aveva già omaggiato in buona sostanza con gli Spacemen 3 in quel disco meraviglioso che poi sarebbe “Dreamweapon: An Evening of Contemporary Sitar Music”.
Naturalmente dare a questa bellissima pubblicazione su Fire Records un valore solo di natura simbolica e legato al culto di La Monte Young è comunque limitativo: la combinazione tra i tre artisti è sicuramente molto interessante al di là della bellezza dell’opera e se la definizione di “drone” è sicuramente abusata, così come la pratica e l’utilizzo di queste suggestioni sonore, va detto che in questo caso facciamo comunque riferimento a un utilizzo accorto e importante degli strumenti e che nella bellezza di questo lungo “happening” cosmico, ci fa letteralmente viaggiare in quel mondo che il gigante della musica contemporanea aveva adattato alle dimensioni infinite dei suoi ideali compositivi.
84/100
(Emiliano D’Aniello)