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Galeotto è stato il servizio di Odeon.Tutto fa spettacolo , rotocalco televisivo a cadenza settimanale del TG2 RAI, dedicato alla “moda e musica punk” londinese e trasmesso nell’ottobre 1977 : grazie a quei sedici minuti scarsi di video sulla seconda rete nazionale verso la fine degli anni settanta tanti ragazzi italiani – almeno quasi tutti quelli che poi hanno formato un gruppo, ideato fanzine, etichette discografiche o programmi radiofonici – hanno scoperto il punk : non si parla di un genere musicale – cioè anche di quello – ma di un approccio, un’attitudine nuova verso la musica, il “do it yourself”, il provarci anche se non si è strumentisti alla Emerson, Lake & Palmer.
Nel 1979 Fabrizio e Stefano Gilardino, due giovani (il primo ha diciottanni anni e il secondo ne ha dodici) della provincia di Biella, sono tra i “figli di Odeon” e spinti dalla passione e dalla voglia, curiosità di scoprire i protagonisti de l’onda italiana (termine usato dal dossier della rivista Frigidaire nel 1984 per il censimento dei nuovi “gruppi musicali giovanili italiani”), mappano in un comunissimo quaderno a quadretti la nuova scena italiana, quella del punk e post punk (e non solo) che nella Penisola arrivano in contemporanea : con la penna annotano formazioni dei gruppi, discografie e incollano su carta foto e trafiletti di articoli ritagliati da Popster, Ciao 2001, Musica 80, Boy Music, Guerin Sportivo, Gente e tanti altri. Per tre anni continua la raccolta carbonara e naive di informazioni, fino a quando – nel 1981 – si perde, forse, l’ingenuità, dei primi tempi. Il Mucchio Selvaggio ha cominciato da diversi mesi ad ospitare la sezione “Targato Italia” e Rockerilla, passata da fanzine a magazine nel 1980, sta per diventare la bibbia dei new waver italiani.
Quasi quarant’anni dopo, però, la Goodfellas tira fuori il “quadernone punk” – così l’hanno chiamato gli autori – e pubblica questo tesoro nascosto (una sorta di “private press”), alla ricerca di un tempo perduto pre-Internet : rinascono così i ricordi dei due adolescenti, che adesso sono uomini e nel caso di Stefano (Gilardino) anche giornalisti; e di riflesso rivive un pezzo di storia, fatto di errori ma genuino come la “i” delle Clito (storica band femminile) che nel “quaderno” si trasforma in una “y”.
A corredare la pubblicazione del “quadernone” numerose pagine contenenti interviste ad alcuni personaggi di quella stagione : lo spirito free e sperimentale dei Confusional Quartet tra Area e Devo; l’irruenza femminista delle (già citate) Clito che dico di “no” al Maestro Fellini; la (quasi) simbiosi punk/post punk dei No Submission/Wax Heroes; la storia tra punk e fumetto dei Dirty Actions; l’esperienza milanese dei Jumpers/198X.
In allegato anche un CD Audio con brani inediti o già pubblicati all’epoca.
“Out of fashion” è tra 21 brani finiti nel CD : testimonianza “postuma” (edita solo nel 2004) dei friuliani Mercenary God, che all’epoca parteciparano alla compilation “Challenge” (1981), raccolta collettiva in stile The Great Complotto, insieme a No Suicide e No Submission.
Altri personaggi presenti nell’antologia CD : Skiantos, il Bologna Rock (Confusional Quartet e Gaznevada, Rats, Windopen, Sorella Maldestra e molti altri.
(Monica Mazzoli)