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Con la fine di questa settimana finirà, si spera, la cosa del “10 years challenge”. Mi sembra chiaro che nel 2009 eravamo meno grassi e meno tricotici sotto gli zigomi. Non penso che occorresse la prova fotografica. Si sapeva. Poi, di conseguenza, è stata la settimana dei meme sul tema. Insomma, quelli con il presidente USA di allora e quello di oggi, eccetera. Inoltre, ma lo si ribadiva già da settimane, nel 2009 c’era “Merryweather Post Pavilion” degli Animal Collective e ora c’è altro. Però, bada bene, quell’anno andava parecchio forte Marco Carta.
7. Toro Y Moi a caso.
Con la cifra”2009″ Chaz intitolò una raccolta di inediti (“June 2009”) uscita nel 2012. In questi anni lui non è cambiato. Ossia, non è cambiata l’attitudine a pubblicare cose radicalmente distinte in tempi cortissimi. Per dire, è in uscita “Outer Peace”, un album che sembra un mixtape che frulla house e disco e intanto butta fuori questa cover degli Zombies, “Care Of Cell 44”, scollegata da tutto.
6. Be Forest, esterno notte.
L’8 febbraio arriva finalmente “Knocturne” dei Be Forest e questa “Gemini” è un’altra anticipazione. A occhio direi che dentro c’è esattamente quell’oscurità che ci serve per esser felici.
5. Brothertiger è un trattato sulla nostalgia.
John Jagos c’è ancora. C’è da quando brillava intensa tutta quella cosa che chiamavamo chill wave. Oggi realizza in sordina queste “caramelle” dopo aver pure trovato la voglia di fare il rework dell’intero “Songs From The Big Chair” dei Tears For Fears. “Shallow” anticipa l’EP “A Chain Of Islands”.
4. Tamaryn Dream.
Posso forse fare una top 7 senza Jorge Elbrecht? Evidentemente no. E quindi rieccoli, lui (che produce) e Tamaryn Brown, ancora una volta. C’è tutta l’estetica di lei e di lui. “Fits Of Rage”. dreamy “alla ennesima” è il singolo che anticipa, appunto, “Dreaming Of Dark”.
3. Dai e dai anche James Blake ha fatto trent’anni.
C’è poco da aggiungere qui. Anche lui si è fatto più grande e forse in “Assume Form” si sente. Però sembra un’ora fa quando lo connotavamo come un enfant prodige e di anni ne aveva venti.
2. La traccia che Wild Nothing ha tagliato.
Dopo l’album “Indigo” (anche qui Jorge Elbrecht in produzione) arriva a sorpresa questo singolo ingiustamente lasciato fuori dal disco. Qui c’è tutto il Jack Tatum che più ci piace e la traccia si chiama “Blue Wings”.
1. Il “10 Years Challenge” di Panda Bear.
Da “Merryweather Post Pavilion” siam partiti e lì si torna. Panda Bear è fuori adesso con “Buoys”. Non è un album fondamentale come quello del 2009 a firma del collettivo, è evidente. Eppure, parte di quella magia c’è. Come in questo video di “Token” con la partecipazione di Dean Blunt.