[ di Lorenzo Centini ] I cinque tirano fuori più orrori che a teatro, violenti come se dovessero saltarti col coltello alla gola e disperati come se avessero troppi peccati sulla coscienza e troppo poco tempo per confessarli tutti.
[ di Lorenzo Centini ] Gente che cerca di guadagnarsi un posticino tra Animal Collective e Fleet Foxes intrecciando cori noiosi per 55 minuti. Questo è il prezzo da pagare per aver abbassato la guardia con la recente piega del nuovo indie.
[ di Lorenzo Centini ] I due sacerdoti della drone music salgono sul palco acclamati da un mare di corna e cominciano a rovesciare kilowatt su kilowatt. Ma, sarà la sala, sarà la birra del venerdì sera, fatto sta che dopo un po’ è fin troppo facile distrarsi.
[ di Lorenzo Centini ] Indie-black metal? A parte la definizione, i WITTR sfruttano la materia metal come medium necessario per raggiungere paesaggi maestosi e visioni oblique.
[ di Lorenzo Centini ] La seconda prova delle DDG è un pizzico più ombrosa e meno frizzante della precedente. Un bicchiere mezzo pieno.
[ di Lorenzo Centini ] Un’aria da aspiranti maledetti, riferimenti alle rune, punk rock umido e caotico come quello che hanno provato a capitalizzare poco fa i Male Bonding o i dimenticati The Others, e gli Iceage in fondo non vanno molto più in là.
[ di Lorenzo Centini ] I Fucked Up si sono riconvertiti ad un punk rock stradaiolo, luccicante e torrenziale: il manifesto di una consapevolezza generazionale?
[ di Lorenzo Centini ] Voci sfuggenti, arabeschi misteriosi tra andamenti tribali, il freddo verdeggiante di un giardino in inverno o di una foresta, appunto. Riecco i Cure, quelli tra “Seventeen Seconds” e “Faith”.
[ di Lorenzo Centini ] Manifattura casalinga, riverbero, suoni a malapena sgrezzati, twee-pop e noise-pop, tutto in linea con la tendenza internazionale, che non disprezziamo affatto e che se è trendy, pazienza. Buone news dalle Marche.
[ di Lorenzo Centini ] I Cloud Control sono un’onestissima compagine pop-freak agile nel muoversi nelle seconde linee su sentieri già tracciati da buona parte dell’indie moderno.