• Stefano Folegati Awards 2011

    St. Vincent, Fleet Foxes e Bon Iver: il 2011 del Folegati è soprattutto questo, ma anche il concerto dei National a Ferrara e, tra i film, “Drive”.

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  • WILCO, “The Whole Love” (dBpm, 2011)

    [ di Stefano Folegati ] Gli Wilco cercano di dare continuità e coerenza a tutto ciò che hanno rappresentato in questi anni, senza schematismi o semplificazioni in nome della vendibilità.

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  • THE NATIONAL, “High Violet” (Beggars Banquet, 2010)

    L’album della consacrazione della band nel salotto buono del rock indipendente.

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  • WILCO, “Wilco (The Album)” (Nonesuch, 2009)

    Ci sono quelli che dicono che i Wilco, col tempo, si sono imborghesiti, hanno sposato la paraculaggine di una musica formalmente ineccepibile ma di maniera, che ammicca eccessivamente al classic rock che si trova nelle discografie dei genitori (“dad rock” è la definizione ultrasnob di Pitchfork). Si finisce così per scadere nella triste equazione sofferenza…

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  • YO LA TENGO, Popular Songs (Matador, 2009)

    La regolarità con cui gli Yo La Tengo si presentano agli appuntamenti discografici potrebbe insinuare il dubbio che, dopo quasi un quarto di secolo di carriera, fare album sia diventato per loro una semplice routine; così come il loro status di eterna band di culto potrebbe relegare le notizie che li riguardano alla parrocchia dei…

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  • GOD HELP THE GIRL, God Help The Girl (Rough Trade, 2009)

    Stuart Murdoch è sempre stato un narratore. Fin dagli esordi, ha messo al centro delle canzoni di Belle And Sebastian piccoli frammenti di storie, con un gusto unico nel tratteggiare personaggi e punti di vista. In questo senso l’idea di costruire un film o un musical attorno alla musica di Stuart potrebbe sembrare naturale, ma…

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  • Frequenze Disturbate 2008 (Urbino) (9-10 agosto 2008)

    Quando nell’affollato cartellone dei festival estivi ha fatto capolino il nome di Frequenze Disturbate ho avuto un tuffo al cuore: gli Yo La Tengo che chiudono il set con “I Heard You Looking”, sul colle della Fortezza Albornoz che domina la valle immersa nella foschia notturna, è un ricordo di quelli che staranno per sempre…

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  • Baustelle, Estragon (Bologna) (8 marzo 2008)

    Sono passati due anni e mezzo dalla sera in cui i Baustelle diedero il via al tour de “La Malavita”, in uno stipatissimo Calamita, a Cavriago, e quelle erano già le ultime prove da almost famous sui palchi familiari a loro e ai fedelissimi della prima ora. Oggi se suonassero in luoghi simili ci vorrebbero gli sbirri…

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  • BROKEN SOCIAL SCENE PRESENTS: KEVIN DREW, Spirit If… (Arts & Crafts, 2007)

    Visto che lo Spirito fa capolino nel titolo della prima prova solista di Kevin Drew e prima uscita della serie “Broken Social Scene Presents”, partiamo proprio da quello, dallo zeitgeist: la galassia Broken Social Scene incarna in modo esemplare lo spirito dei nostri tempi. Un gruppo che è un network sociale, una rete decentrata dagli…

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  • Cristina Donà, Estragon, Bologna, 15 dicembre 2007

    Forse oggi la chiave di lettura dell’arte di Cristina Donà sta in “Non sempre rispondo”, la divertita musette contenuta nell’ultimo “La quinta stagione” e proposta nella prima metà del set bolognese: da un lato gli spigoli artistici e personali, quelli che nutrono l’anedottica classica delle rockeuses, vengono affrontati con ironia e distacco; dall’altro è la voglia di divertire e di…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010