[ di Francesco Giordani ] Un allucinato post-punk virato industrial, con fortissimi inserti kraut-psichedelici quando non apertamente jazzistici. Questo è il disco di debutto dei marchigiani Drama Emperor.
Il nostro Giordani incorona il “grande” Scott Walker al top della sua classifica, con qualche chicca (Violens) e le “solite” conferme (Grizzly Bear). Senza dimenticarsi di quel “matto” di Fiumani (Diaframma, “Niente di serio”).
[ di Francesco Giordani ] La band lombarda non fa mistero circa le proprie idiosincratiche predilezioni pysch-rock e blues: debiti espressivi troppo marcati, per il resto un esordio godibile.
[ di Francesco Giordani ] La band milanese plasma il proprio songwriting secondo canoni classicamente atteggiati, piegando melodie e dinamiche al servizio di una buonissima verve esecutiva.
[ di Francesco Giordani ] i Tindersticks di Stuart Staples, dopo venti anni di carriera intensissima, si confermano giganti assoluti del pop internazionale più raffinato, con un disco che non offre nessuna via di fuga, oppure che ne offre infinite, languido e notturno.
[ di Francesco Giordani ] La band di Stephen Merritt torna alla Merge e riscopre l’amore, a tratti fulminante, per i sintetizzatori. Bubblegum-pop in abiti low-fi, studiatamente lisi e sdruciti, che brillano di luce sgranata.
[ di Francesco Giordani ] Dopo un periodo piuttosto lungo di culto internautico serpeggiante, la nuova moda impone di sbeffeggiare a cuor leggero la ragazza. La realtà è che “Born To Die” somiglia a Lana Del Rey, e si lascia ascoltare per quello che è, ovvero un compromesso imperfetto tra mainstream milionario e “angst” indie.
E’ ora delle classifiche personalissime degli scribacchini kalporziani. Si inizia con Francesco Giordani: innamorato di Anna Calvi, Brent Cash e Josh T. Pearson, agghiacciato dai Coldplay. E molto altro ancora.
Da stasera su Less Tv il trailer ufficiale del videoclip realizzato per il primo singolo della band di Varese, nell’attesa dell’album d’esordio.
[ di Francesco Giordani ] A bordo della sua feluca, commerciante di magiche spezie e venditore al dettaglio di incanti voodoo, Mockasin traccia la rotta di un viaggio solitario e senza meta, da Bahia alla Nuova Caledonia, via Shangai.