• LIGHTSPEED CHAMPION, Falling Off The Lavender Bridge (Domino / Self, 2008)

    Chi si ricorda (pochi immagino) ancora i Test Icicles, è meglio che li dimentichi al più presto. Dev Hynes (che di quel gruppo era chitarrista) si è lasciato alle spalle ogni velleità glam pop con vaghe pretese dancerecce ed è tornato per un periodo di decompressione e riflessione in patria, dove è stato poi fulminato…

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  • GRAVENHURST, The Western Lands (Warp, 2007)

    E intanto Nick Talbot non sbaglia un disco. Potrebbe essere questo un buon modo di introdurre l’ultimo parto discografico della compagine (in realtà poco più di un duo) guidata dall’irrequieto compositore britannico, che giunge a due anni di distanza dal celebrato “Fires In Distant Buildings”, disco della cosiddetta “svolta elettrica” e, secondo il parere molto…

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  • VAMPIRE WEEKEND, Vampire Weekend (XL, 2008)

    L’avevamo già detto, la parola chiave per il futuro della musica è una sola: contaminazione. Già l’anno passato Damon Albarn aveva capito tutto, andandosi a prendere Tony Allen per cercare insieme a lui e Paul Simonon (non per niente coartefice di un “Sandinista!” che fa quasi da spartiacque storico) il domani della musica tra le…

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  • THE STYLES, You Love The Styles (H2O / Sony BMG, 2007)

    È talmente facile e giornalisticamente scontato parlare male degli Styles (anche e soprattutto in virtù di quel singolaccio galeotto in compagnia di J Ax che nessuno ha mai digerito), che verrebbe quasi voglia di essergli amici per amore delle cause perse. E la sorpresa è che in fondo non sarebbe nemmeno così difficile, visto che…

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  • DIRTY PROJECTORS, Rise Above (Rough Trade / Self, 2007)

    Se siete alla ricerca di stranezze sonore assortite e abbinamenti di stile quantomeno opinabili questo disco fa al caso vostro. Pensavate che Prince e Captain Beefheart mai e poi mai avrebbero potuto incrociare le loro strade? Be’, vi sbagliavate, in quel di New York (e dove sennò?) sono riusciti a smentire anche questo teorema. Ma…

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  • SUPER FURRY ANIMALS, Hey Venus! (Rough Trade, 2007)

    Al pari di Stereophincs, Manic Street Preachers, Catatonia (che fine hanno fatto?) e Gorky’s Zygotic Mynci, i Super Furry Animals rappresentano una delle più importanti rock bands gallesi venute alla ribalta nel corso degli anni ’90 e una delle più felici intuizioni di sir Alan McGee. Undici anni esatti fa la mai troppo compianta Creation…

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  • KINSKI, Down Below It’s Chaos (Sub Pop, 2007)

    Potrebbe essere l’album della definitiva consacrazione mondiale (e forse sarebbe ora) questo “Down Below It’s Chaos” degli americani Kinski. Il quartetto di Seattle, capitanato da Chris Martin (da non confondere con l’omonimo cantante dei Coldplay) approda infatti in questi giorni al suo settimo lavoro in studio, il terzo targato Sub Pop, dopo anni di intensa…

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  • Brett Anderson, Classico Village (Roma) (7 dicembre 2007)

    Ah il brit pop…Sembra ieri e invece sono passati dieci anni da quando ancora dodicenne mi coltivavo con orgoglio la mia brava frangetta da albarniano convinto (pagandone oggi le tristi conseguenze) e me ne andavo a spasso in bicicletta per le campagne intonando i ritornelli di “Parklife” mandati a memoria, innamorato di ragazze che non…

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  • MY AWESOME MIXTAPE, My lonely and sad Waterloo (Amico Immaginario / My Honey, 2007)

    In un anno che ha già registrato per il cosiddetto “indie” italiano una trafila di ottime quando non eccellenti uscite discografiche (con cui faremo i conti nelle graduatorie di fine anno), arriva a paracadutarsi nelle nostre menti il brillante esordio dei bolognesi My Awesome Mixtape. Si era già potuto apprezzare questa band qualche mese fa,…

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  • SUNSET RUBDOWN, Random Spirit Lover (Jagjaguwar, 2007)

    Che il Canada sia una sorta di continente vergine (o terra promessa) per l’indie rock è un fatto ormai difficilmente contestabile, per altro testimoniato dalle dozzine di band (spesso ottime) e album che sono sbocciati come funghi da almeno un quinquennio a questa parte a Montreal e dintorni. Un intricatissimo e aggrovigliato sottobosco di disordinati…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010