Tesi numero uno. Se i passati dischi dei Gorillaz (la più famosa band inesistente della storia del pop, è bene ricordarlo) potevano essere ad ogni buon conto tacciati di un certo svagato umore di divertissement smaliziato e furbastro, con “Plastic Beach” l’esploratore di mondi potenziali Damon Albarn, un po’ Marco Polo un po’ Jules Verne…
Dopo i buoni riscontri e la grande visibilità ottenuta con il precedente album “ornitologico”, “Rook”, i texani Shearwater portano a termine la trilogia naturalistica iniziata nel 2006 con “Palo Santo”, dedicando l’ultimo capitolo della vicenda al tema delle isole. Il periplo immaginario delle nuove canzoni riflette una viaggio reale, dai contorni vagamente darwiniani, che il…
State tranquilli, nonostante le sin troppo facili ironie, Leonard Cohen è vivo e vegeto e lotta insieme a noi sotto questo sole crudele che sembra talvolta schiacciarci sotto il suo peso insostenibile. Ma nulla vieta di tributare al sommo canadese, almeno una tantum (e in fondo non è mai troppo spesso), un omaggio sinceramente partecipato e affettuoso,…
La moratoria ai synth imposta da Stephin Merrit ai suoi gloriosi Magnetic Fields continua e si conclude con il nuovo “Realism”, il gemello “falso” (e infatti proprio “False” doveva intitolarsi) del precedente “Distorsion” del 2008 (confrontate le rispettive copertine dei due album e fate caso al sottile cortocircuito semantico dei loro due titoli, laddove la…
Intercettiamo i Veils in un piovoso venerdì di Febbraio, nella breve pausa incastrata tra la fine del soundcheck propedeutico e l’inizio della loro esibizione prevista la sera stessa al Karemaski di Arezzo, giovane realtà cittadina dall’interessante programmazione musicale, in crescita costante. Raggiungiamo la band mentre sta prendendo possesso delle stanze in hotel e smaltisce i…
Apprezzatissimo arrangiatore e violinista, il canadese Owen Pallett (da Toronto), malgrado la giovane età può già vantare un curriculm chilometrico ed altisonante (per cui molti protagonisti del panorama indie contemporaneo darebbero volentieri un braccio), caratterizzato da collaborazioni illustri praticamente con chiunque possa venirvi in mente: dai Pet Shop Boys agli Arcade Fire, passando per Beirut…
Con imperdonabile ritardo prendiamo nota di uno dei migliori album non italiani realizzati da un gruppo italiano nel 2009 (insieme probabilmente al secondo lavoro dei Gazebo Penguins). I Did sono torinesi e il loro album d’esordio, registrato tra Bologna e Torino con l’aiuto di Bruno Germano, prosegue con stile e intelligenza sulla scia di proposte…
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Peter Silberman, laconico leader dei newyorchesi Antlers, band che proprio nel 2009 ci ha regalato uno dei dischi più apprezzati da pubblico e addetti, “Hospice”, vero e proprio oggetto musicale non identificato a cavallo tra generi e sonorità tanto diversi quanto suggestivi, capace di calamitare su di sé un’attenzione talmente…
Diciamocelo subito in faccia per fare i simpatici: il primo disco dei Vampire Weekend (e il suo inarrestabile successo sorprendentemente trasversale) è o è stato, insieme all’elezione di Obama, uno degli argomenti più persuasivi a favore di una società luminosamente multiculturalista. Anche i quattro newyorchesi hanno infatti vinto la loro scommessa dell’ottimismo possibile con la…