• Intervista a Monica Melissano della Suiteside

    Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Monica Melissano, dal 2000 al timone dell’etichetta (e booking agency) Suiteside, che può vantare nella propria scuderia un consistente manipolo di interessanti formazioni (dai Banshee ai Damien*, passando per Hollowblue, Laundrette, Morose, Candies e Gazebo Penguins). Nata a Lecce nel 1971, Monica Melissano ha in passato collaborato alle riviste Rumore…

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  • BILLIE THE VISION & THE DANCERS, I Used to Wander These Streets (Tea-Kettle Records, 2009)

    La Svezia salverà la nostra possibilità di continuare a sorridere? Ascoltando il quarto album dei Billie The Vision & The Dancers, creatura del geniale Lars Lindquists (da Malmoe), la risposta pare decisamente affermativa. I puntuali bollettini dell’amico Piero sembrano confermarlo, la Svezia è oggi la California europea della pop music e il migliore spot di…

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  • WAVVES, Wavvves (Fat Possum, 2009)

    Il Bardelli aveva ragione. Non viene in mente recensione più perspicua e criticamente attendibile di questa per il disco che ci apprestiamo a raccontare. I Wavves sono il perfetto prototipo di quella che in gergo si usa definire one-man band, dietro di essi ci cela infatti l’ombra vagamente inquietante di tale Nathan Williams, polistrumentista e…

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  • UNMADE BED, Loom (Seahorse Recordings, 2009)

    I Jennifer Gentle cominciano a fare proseliti, questo è certo. Tra un Samuel Katarro e una Beatrice Antolini, non è dunque da escludere (anzi: è da auspicare) che anche gli interessantissimi Unmade Bed riescano a ritagliarsi un loro piccolo grande spazio. Il gruppo, facente capo al fiorentino Lorenzo Gambacorta, propone infatti nel suo esordio (freschissimo…

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  • THE PAINS OF BEING PURE AT HEART, The Pains Of Being Pure At Heart (Slumberland / Fortuna pop, 2009)

    Tra i nomi più citati dell’underground indie pop americano degli ultimi mesi occorre annoverare senz’altro i The Pains Of Being Pure At Heart, quartetto newyorchese che proprio in questi giorni è venuto allo scoperto con un album accolto più che benevolmente dalla critica di settore (qualche giorno fa è giunto l’agognato bollino di qualità di…

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  • Paolo Benvegnù, Circolo degli Artisti (Roma) (17 gennaio 2009)

    Una volta terminato il concerto di Paolo Benvegnù lo scorso diciassette Gennaio al Circolo Degli Artisti, la sensazione che si aggirava per le stanze di un cervello ancora risuonante ed emozionato era chiara e distinta: i poeti esistono ancora. Mario Luzi è morto quasi quattro anni fa, Andrea Zanzotto non pubblica più libri da tempo,…

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  • YEAR LONG DISASTER, Year Long Disaster (Volcom Enteirtainment, 2008)

    Gli Year Long Disaster sono un trio losangelino guidato da nientemeno che il figlio di Dave Davies dei Kinks, Daniel Davies. Attivi dal 2003, solo nel 2007 hanno dato alle stampe il loro primo long playing, arrivato da noi nel 2008. La musica dei tre è molto facile da descrivere, trattasi infatti di un filologico…

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  • ANTONY AND THE JOHNSONS, The Crying Light (Secretly Canadian, 2009)

    Su Antony Hegarty rimane ben poco da dire e quello che più importa è già stato detto e ridetto fino allo sfinimento. Lo si può apprezzare o meno ma è senz’altro lui “il” nome nuovo che più di altri ha marchiato a fuoco il suono di questi anni Zero. E questo non perchè l’abbiano stabilito…

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  • SHEARWATER, Rook (Matador, 2008)

    Strano destino quello degli Shearwater. Il gruppo di Austin, nato, come si suol dire, da una costola degli ormai famosi Okkervil River (nelle cui fila militava, nelle vesti di tastierista, il cantante e compositore Jonathan Meiburg), non ha infatti raccolto l’effettiva visibilità che pur meritava. Con un disco di una bellezza toccante e assoluta e…

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  • The Black Angels, Circolo degli Artisti (Roma) (1 dicembre 2008)

    Dopo la cospicua pausa estiva decidiamo di inaugurare la nostra nuova ed ennesima stagione all’amato Circolo con l’attesa esibizione di uno dei gruppi più interessanti di questo 2008 ormai volgente al suo termine. I Black Angels (si noti la velata citazione velvetiana) sono un quintetto di Austin, Texas, attivo dal 2004, con due album di…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010