• PATRICK WOLF, The Bachelor (Bloody Chamber Music, 2009)

    Il prolifico songwriter della nuova scena britannica aveva in mente un doppio, non contento di aver realizzato, poco meno che ventitreenne tre album che hanno sconvolto e ridisegnato i canoni del cantautorato d’oltremanica. Polistrumentista eccentrico, narcisista, arrogante al punto giusto, dopo “Lycanthropy” e l’indiscusso capolavoro “Wind In The Wires”, con “The Magic Position” aveva in…

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  • IKEA-POP vol.11 – Gente gggiovane

    In una nazione in cui i Glasvegas raggiungono il quarto posto nella top-10 degli album più venduti rappresentando l’unico nome straniero in classifica, ci si deve aspettare di tutto. Che l’album d’esordio dei Fleet Foxes scorra in filo-diffusione di sabato pomeriggio da NK, l’Harrods della capitale come inusuale colonna sonora dello shopping per famiglie e…

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  • PSYCHIC ILLS, Mirror Eye (The Social Registry, 2009)

    È vero che essere hipster vuol dire tutto e il contrario di tutto. E che gli Psychic Ills, newyorkesi dell’etichetta più psichedelica della Grande Mela, la Social Registry (Gang Gang Dance, Electroputas, Sian Alice Group, Blood On The Wall, Growing, Telepathe) ne sono uno degli esemplari musicali più rappresentativi. Ma era difficile aspettarsi una svolta…

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  • BAT FOR LASHES, “Two Suns” (Parlophone / Astralwerks, 2009)

    Tre anni fa l’enigmatica creatura Bat For Lashes era effettivamente avvolta da una coltre di mistero. L’ottimo “Fur And Gold” era uscito solo in Gran Bretagna, sarebbe arrivato negli USA e, per motivi di distribuzione, al resto dell’Europa solo un anno dopo. Mentre si rincorrevano voci di autorevoli apprezzamenti, da Thom Yorke a Bjork passando…

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  • ROYKSOPP, Junior (Astralwerks, 2009)

    Il duo che insieme a Motorpsycho, Jaga Jazzist, Biosphere, Sondre Lerche e Kings Of Convenience ha fatto capire all’Europa e al mondo che la Norvegia non è una terra di vichinghi metallari e sociofobici è tornato. Quattro anni dopo quel “The Understanding” sospeso tra il desiderio di aumentare i bpm e l’inevitabile legame con il…

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  • IKEA-POP vol.10 – Electro DecadAnce

    Nelle discoteche più importanti di Stoccolma e Goteborg l’accesso è riservato agli over-25 o nei casi migliori agli over-23. Diversa la situazione più a sud, nella multietnica Malmö dello Slagthuset, il club più grande di Scandinavia. Nessuna restrizione invece nelle serate che ospitano concerti o tappe svedesi di tour europei e internazionali, senza eccezione per…

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  • Intervista ai Real Estate

    Unica data italiana al Diagonàl di Forlì per uno dei tanti big new name sbucati fuori negli ultimi due anni dalla variegata scena newyorkese che ruota attorno alle etichette indipendenti di Brooklyn. I Real Estate sono in quattro, il cantante con cui parleremo dell’ottimo esordio eponimo (recensione) è figurato nei Titus Andronicus, gli altri vengono sempre dal…

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  • MORRISSEY, Years Of Refusal (Decca / Polydor, 2009)

    Sappiamo tutti che Morrissey non è più un ragazzino, che i 50 sono davvero dietro l’angolo e che gli Smiths probabilmente non si riuniranno mai più. Non per questo ci si deve sentire autorizzati a trattare il suo ormai nono lavoro solista come l’album del grande vecchio nome che vive sulla rendita del passato e…

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  • SCREEN VINYL IMAGE, Interceptors (Safranin Sound, 2009)

    Fino a pochi anni fa lo shoegaze pareva una tendenza morta e sepolta. Per emergere dal sottobosco indipendente bastavano ritmiche in levare e chitarre lagnose al punto giusto. Da qualche tempo a questa parte, però, pare si possa emergere anche alzando i volumi fino alla saturazione del suono. In panorami pop, come in panorami electro.…

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  • IKEA-POP vol. 9 – Grammy Awards

    In Italia è tempo di Sanremo, in Svezia di Grammy Awards. Se sul nostro primo canale bisogna aspettare il famigerato happening di febbraio per ascoltare un po’ di musica dal vivo, nella SVT1 (la loro RaiUno) capita di imbattersi in un speciale in prima serata su Lykke Li (vedi IKEA-POP vol.2) che suona alternando consigli…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010