• AFTERHOURS, I milanesi ammazzano il sabato (Universal, 2008)

    Mantenendo la solita tabella di marcia a dir poco invidiabile (sei lp in tredici anni, se si escludono i primi due della fase anglofona) la band di Manuel Agnelli arriva al cruciale appuntamento del primo disco sotto major. “Era ora, finalmente ci si è accorti di loro.” “Delusione. Si svenderanno anche loro. ” “Sono già…

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  • YUPPIE FLU, Fragile Forest (Homesleep, 2008)

    A poco è servita la coraggiosa scelta di una band non certamente da disco di platino, la prima in Italia, di lanciare alla Radiohead il nuovo disco con un download a offerta libera sul proprio sito, perché di loro non si parla mai. E quando se ne parla si continua a identificarli come la promessa…

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  • UNGDOMSKULEN, Cry Baby (Ever Records, 2007)

    Chi potrebbe mai ritenere possibile una via di mezzo tra i Mars Volta e i Liars? Un’improbabile terza via tra la psichedelia più affine alla scuola progressive e la psichedelia erede della destrutturazione post-punk espressa parossisticamente dalla no-wave? In Norvegia può succedere di tutto, soprattutto a Bergen. La suggestiva capitale dei fiordi nonché patria del…

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  • NICK CAVE, Dig, Lazarus, Dig!!! (Mute, 2008)

    Nella conferenza stampa in cui ha presentato il nuovo album (vedi speciale), o meglio avrebbe dovuto presentare il nuovo album vista l’innata propensione alla divagazione, Nick Cave ha ammesso che essere arrivato a cinquant’anni è stato solo un incidente di percorso. Spettro, quello dell’incidente di percorso, che almeno discograficamente non si è ancora materializzato in…

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  • Riecco Martin Gretschmann e i fratelli Acher, nuovo album per i Notwist

    Dopo sei lunghi anni in cui ci si è dovuti accontentare – si fa per dire – del side-project di Markus Acher (Lali Puna) i Notwist sembrano essere veramente tornati. Era il 2002 quando “Neon Golden” riuscì, dopo l’inarrivabile uno-due dei Radiohead, a dare un futuro al pop che ammiccava all’elettronica, ipotecando con sette anni…

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  • HOT CHIP, The Warning (DFA / EMI, 2006)

    Gli Hot Chip li avevamo lasciati nel 2004 con alle spalle un promettente “Coming on strong” fresco esordio synth-pop in salsa electro-funky, non privo di riferimenti vocali soul tra Prince e Talking Heads. Quasi due anni dopo, tra remix e succosissimi EP, giungono le sirene di Tim Goldsworthy e James Murphy (il leader degli LCD…

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  • HOT CHIP, Made In The Dark (Astralwerks / DFA, 2008)

    Con “Over And Over” che ancora riecheggia in quei dancefloor rigorosamente alternativi, ed entrati ormai a pieni ranghi nel circuito di James Murphy e Tim Goldsworthy, tornano dopo neanche due anni con un nuovo album in studio. Dalle premesse a dir poco accattivanti, non solo perché sono uno dei nomi nuovi effettivamente più interessanti della…

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  • Intervista agli Stateless

    In un anno di reunion gli Stateless sono stati una delle novità più interessanti della scena britannica, ma non solo. Campionature secche tra trip e hip hop, voce da perfetto malinconico sulla scia Buckley/Yorke/Martin, ma soprattutto tanta personalità e ottime potenzialità. Solo in parte espresse nel validissimo eponimo d’esordio in cui forse ha pesato la…

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  • EINSTÜRZENDE NEUBAUTEN, Alles Wieder Offen (2007)

    Ne è passato di tempo dall’uscita di “Kollaps”, sconvolgente manifesto della destrutturazione industrial che avrebbe sconvolto la scena europea degli anni Ottanta, quando mossero i primi passi nella caotica scena underground di una Berlino divisa e contraddittoria. Eppure, dopo ventisei anni e un muro che è andato giù lasciando ancora in piedi molte di quelle…

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  • MUM, Go Go Smear The Poison Ivy (FatCat, 2007)

    Come ripetono spesso i Sigur Ròs con un orgoglio piuttosto autoironico, in Islanda gli artisti passano molto tempo in studio perché c’è poco altro da fare. Ebbene anche i Mùm non sembrano avere poi tanto da fare lassù. E così sono passati tre anni, con la fine definitiva del sodalizio con le due gemelle immortalate…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010