• THE GO! TEAM, “Proof Of Youth” (Sub Pop, 2007)

    Non delude la seconda prova, tra assordanti intrecci di campionature, beat, percussioni, fiati, banjo, tastiere, chitarre, synth e quant’altro si possa avvertire nella composita strumentazione della band britannica.

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  • Connect Music Festival, Argyll, Scozia, 31.8/02.09.2007

    31 AGOSTO  Non è che andando in Scozia ci si aspetti un’ostentazione di quei tratti culturali, nel nostro caso musicali, che l’hanno sempre fatta passare per qualcosa di diverso dalla vicina Inghilterra, ma è difficile ignorare la graduale svolta. Quel grigiore carico di visceralità e malinconia, non solo per l’onda lunga del terremoto Franz Ferdinand,…

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  • LIARS, Liars (Mute, 2007)

    Nessuno ha mai messo in discussione che i Liars siano completamente fuori di testa. Né è legittimo porsi delle aspettative da una band che ha sempre camminato compiaciuta sull’orlo dell’irrazionalità più caotica e dissacrante, come quegli acrobati da circo che sfidano la gravità in equilibrio su una corda, con tutti i rischi del caso. Tuttavia…

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  • SMASHING PUMPKINS, Zeitgeist (Reprise / Warner, 2007)

    Dopo quasi un mese di ascolto ricorre ancora nella mente il celebro epiteto fantozziano riservato a “La corazzata Potemkin”. Non che ci si aspettasse chissà cosa dal forzato ritorno sulla scena degli Smashing Pumpkins, o meglio di quello che è ormai diventato un acronimo di Billy Corgan, ma un fiasco di tale portata, e una…

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  • ARCADE FIRE, Piazza Castello (Ferrara) (11 luglio 2007)

    Sarà pure l’unica data italiana ma nemmeno i più ottimisti estimatori della band di Montreal avrebbero immaginato a due anni di distanza da quella che resta la loro prima e ultima visita in Italia – nel ben più intimo Rainbow di Milano – un tale bagno di folla. A tre anni dall’incredibile esordio di “Funeral”…

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  • Interpol + Blonde Redhead, Saschall (Firenze) (12 novembre 2007)

    Qualcuno sembra stupirsi del tipo di platea accorsa in massa al Saschall per la prima delle due tappe italiane degli Interpol. Del tripudio di camicie, gilet, cravatte, pantaloni attillati e frangette senza distinzioni di sesso, età, nazionalità e inclinazioni. Dimenticandosi che gli anni 80 oggi sembrano più in voga che negli anni 80 non solo…

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  • INTERPOL, Our Love To Admire (Capitol Records, 2007)

    Contratto con una multinazionale. Copertina catchy di dubbio gusto, se non ci si arrampica nel cercare allegorici riferimenti alla natura istintiva e al contempo gelida della band. Quanto basta per concludere frettolosamente che il tempo sia maturo per la virata definitivamente mainstream degli Interpol. Niente di tutto questo. Chi stava per chiudere la finestra del…

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  • PIANO MAGIC, Part Monster (Homesleep, 2007)

    La storia della musica è piena di misteri. Dilemmi mai risolti. Enigmi inspiegabili. Scoperte inaspettate. Contraddizioni insolute. Con le dovute proporzioni i Piano Magic rientrano senza difficoltà in fenomeni di questo genere. Protagonisti passati sotto silenzio dell’underground inglese capaci di venir fuori dal 1997 con ben nove lp, svariati mini-cd, ep e singoli, in una…

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  • TRAVIS, The Boy With No Name (Indipendiente / Epic, 2007)

    Dopo il mediocre “12 memories” i Travis hanno pensato bene di darsi una pausa di riflessione e, dopo quattro lunghi anni, in cui parallelamente l’indie-revival ha definitivamente preso il sopravvento sulla scena britannica, il silenzio creativo è finalmente rotto con l’arrivo del quinto decisivo album in studio, “The boy with no name”. Decisivo per considerare…

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  • 65DAYSOFSTATIC, The Destruction Of Small Ideas (Monotreme / Goodfellas, 2007)

    Dopo nemmeno due anni fatti di devastanti scorribande live (a chi ha avuto la fortuna di apprezzarli dal vivo, si direbbe in questi casi che ancora fischiano le orecchie) e momenti di riflessione in sala prove, il quartetto inglese torna sulla scena con l’ attesissimo seguito di “One time for all time”, la decisiva conferma…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010