Garage, psichedelia e heavy nella classifica della nostra Monichina: Ty Segall Band, Converge, DIIV, Clinic… e Meat Puppets concerto dell’anno.
[ di Monica Mazzoli ] Non ci sono canzoni in senso stretto, non ci sono ritornelli da ricordare e cantare. La peculiarità del secondo disco della “coppia” formata da Tamaryn Brown e Rex John Shelverton è la sua vena dispersiva e straniante.
[ di Monica Mazzoli ] Il gusto per il vintage resta immutato, persiste l’audacia di combinare elettronica e psichedelica, sensibilità pop e cacofonie lisergiche.
[ di Monica Mazzoli ] Scarsa originalità non è sinonimo di banalità: i Graveyard, a differenza di tante band hard-rock statunitensi, non ripropongono passivamente gli stilemi del genere, se ne impossessano maleficamente e ci riportano indietro ai bei tempi andati.
[ di Monica Mazzoli ] La !K7 celebra il ventisettesimo anniversario con una serie di uscite discografiche speciali: tra queste rientra il DVD del live dei Mudhoney all’ Independent Days Festival di Berlino nell’Agosto del 1988. Come tutto ebbe inizio.
[ di Monica Mazzoli ] La Berlino ’87-91 incarna il post-punk in bianco e nero dei Crime & The City solution: si respira un’atmosfera cupa e decadente, a metà strada tra il fumo cavernoso del locale blues di periferia e le macerie di un muro abbattuto, i cui mattoni continuano a pesare come macigni.
[ di Monica Mazzoli ] Di fronte al secondo disco dei Ringo Deathstarr “Mauve” sorge spontanea la domanda “se il revival sia un sintomo di un’evidente mancanza di idee o solo una forma di tributo a un’era che fu e non è più?”.
[ di Monica Mazzoli ] Alle nove e mezzo si scatena l’inferno in terra, la piazza strapiena esplode alle note dei primi brani, e Iggy Pop si dimena instancabilmente sul palco.
[ di Monica Mazzoli ] Le forti venature dark del penultimo album “Raven in the Grave” (2011) vengono mitigate, limate: regnano sovrane le melodie, costruite su pochi accordi e sul contrapporsi fluttuante dei due cantati.