La Juniper Band, fondatasi nel 1999, riceve i primi riconoscimenti da live nell’area musicale bolognese. Nel 2001 l’esordio discografico, mixati e registrati a Senigallia da David Lenci e Andreas Venetis. Esordio sorprendente: già dall’attacco di “Mrs. Angelight” si nota come il gruppo sia capace di scavare alle radici di un’identità musicale, quella underground, trovando una…
Se c’è qualcosa che può essere preso a paradigma della purezza del dark, senza dubbio questo qualcosa è l’esordio dei Joy Division. Con il termine dark non ancora entrato nel gergo comune – si parla ancora di post-punk – e dopo aver cambiato nome (in precedenza il gruppo si chiamava Warsaw) i Joy Division irrompono…
Nell’ottobre del 1982 Chris Parry, visionato il materiale inedito dei Cure, decide di far uscire come singolo il brano “Let’s go to bed”. Nonostante la riluttanza di Smith, che considera il pezzo troppo pop e lontano dallo stile ormai consolidato della band, la canzone esce sul mercato andando incontro ad un sonoro fallimento. Robert Smith,…
Finalmente al di fuori del preconcetto grunge che li aveva accompagnati all’inizio della carriera – “Ten” e “Vs.” – i Pearl Jam offrono quella che, a tutt’oggi, è una delle loro prove migliori. 14 canzoni che alternano momenti di durezza e di velocità a dolci e malinconiche ballate. Lo stile Pearl Jam è ormai consolidato…
Gruppo fondamentale della nuova onda tedesca di inizio anni ’80, figli al contempo dei Kraftwerk, di Kurt Weill e del dark e padri della musica industriale (a loro si ispireranno Sonic Youth, Marlene Kuntz), ensemble di ingegni fra i più disparati (Blixa Bargeld fa parte dei Bad Seeds di Nick Cave) gli Einsturzende Neubauten ritornano…
Usciti indenni, in fin dei conti, dalla crisi depressiva seguita alla pubblicazione di “Faith”, i Cure si ripresentano ai ranghi di partenza decisi a dimostrare la loro maturità compositiva ed espressiva. L’attacco di “One Hundred Years”, con la batteria e la chitarra distorta in primo piano è emozionante, a dimostrazione che il momento magico del…
Inizio anni ’80. In Inghilterra, come nel resto del mondo, si assiste ad una scena musicale quanto mai dicotomica: da una parte il successo commerciale della dance e dell’elettronica spicciola, dall’altra varie correnti musicali (dark, noise, punk) inserite sotto il nome generico di “New wave”. E il pop puro? Il semplice pop che tanta parte…
Diventati, loro malgrado, simboli del dark, i Cure continuano la loro ascesa al successo. Nel 1981 esce “Faith”, il loro quarto LP. Nel frattempo il gruppo è tornato ad essere un terzetto, dopo l’allontanamento del nuovo tastierista Matthieu Hartley, causa gravi incomprensioni con Smith. Il cantante, con questa decisione dimostra quindi di voler tenere bene…
Ad appena un anno dal doppio esordio – “Three Imaginary Boys” e “Boys Don’t Cry” – i Cure tornano alla ribalta presentando il loro terzo lavoro. Ormai il movimento dark è lanciato, continua l’ascesa di Siouxsie and the Banshees, sono nati da poco i Bauhaus e i Sisters of Mercy, il 18 maggio del 1980…
Formati intorno alla figura accentratrice del giovanissimo Robert Smith, cantante e chitarrista, i Cure vengono messi sotto contratto, nel 1977, dalla casa discografica tedesca “Hansa” per la quale compongono alcune canzoni. Una di queste, “Killing an Arab”, ispirata da “Lo straniero” di Camus, provoca il rifiuto della casa tedesca che teme ripercussioni, in un periodo…