• FRANCESCO DE GREGORI, Calypsos (Columbia, 2006)

    Io sono cresciuto, nell’ascolto della musica italiana, con Francesco De Gregori: ricordo ancora la sottile emozione nell’avere tra le mani l’originale album con la pecora, trovato in un negozietto che ora neanche esiste più vicino alla fermata della metro della Basilica San Paolo, la divertente combriccola liceale che andava a vedersi il suo concerto al…

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  • THE DEATH OF ANNA KARINA, New Liberalistic Pleasures (Unhip, 2006)

    Tra il 1961 e il 1967 Anna Karina, deliziosa creatura danese naturalizzata francese, girò con un Jean-Luc Godard all’apice della sua creatività la bellezza di otto film (in realtà sette più un cortometraggio, realizzato per il film collettivo “L’amore attraverso i secoli”): tra questi figurano alcuni dei capisaldi del cinema dell’epoca, su tutti “Band à…

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  • TALKING HEADS, 77 (CD + DVD, Warner, 1977 / 2006)

    La New Wave sta vivendo, fortunatamente, un periodo di riscoperta pressoché totale, grazie a lungimiranti ristampe dei capolavori che segnarono quella che non ho timore di considerare l’epoca più esaltante della storia della musica rock (sì, ben più importante della psichedelia o del prog, perché capace di metabolizzare tutte le istanze musicali precedenti rileggendole e…

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  • SWELL MAPS, A Trip To Marineville (Rather/Rough Trade, 1979 / Secretly Canadian, 2004)

    Difficilmente i retroscena di un percorso critico meritano un approfondimento particolare, ma l’esempio di “A Trip To Marineville” si accaparra all’istante il grado di eccezione. Questa recensione avrebbe dovuto vedere la luce già alcuni mesi fa; avevo infatti in mente un lavoro che riguardasse non solo la presenza tra gli immortali di quest’album misconosciuto da…

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  • FURSAXA, Lepidoptera (ATP Records, 2005)

    Tara Burke è la regina dei boschi, è il Puck shakesperiano nascosto in tutti noi, è il folletto bucolico che si aggira tramutato in vento e rugiada. Tara Burke è la Nico che non c’è più, la figlia hippie, la forma contemporanea che fu solo qualche decennio addietro teutonica e retrò. Tara Burke è Fursaxa,…

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  • L’ENFANCE ROUGE, Krsko–Valencia (Wallace Records, 2005)

    L’Enfance Rouge è in viaggio da anni: e non solo per quell’abitudine tutta loro di dare titoli di tragitti (im)possibili agli album (a parte quello che leggete in testa a questa recensione, ricordo “Swinoujscie-Tunis”, “Resus-Ljubjliana” e “Rostock-Namur”, tra gli altri), e neanche solo per la natura pressoché apolide dei suoi componenti – francesi? Italiani? Chissà……

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  • ARDECORE, Ardecore (Il Manifesto, 2005)

    Roma e la sua cultura, nell’Italia del 2000 e poco più, sono spesso e volentieri identificate nelle vicende grottesche nelle quali finiscono i personaggi di Carlo Verdone e negli zoticoni ignoranti che infestano la casa del Grande Fratello. Il romano è, per tutti coloro che si avvicinano solo superficialmente alla materia, una lingua becera, volgare,…

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  • HOWE GELB, ‘Sno Angel Like You (Thrill Jokey / Wide, 2006)

    Cosa ci fa Howe Gelb, da sempre identificato nel sole programmatico di quel di Tucson, Arizona, in una baita sperduta nel bel mezzo della neve dalle parti di Ottawa, Canada? Basterebbe questo per comprendere quanto “’Sno Angel Like You” rappresenti un Howe Gelb diverso rispetto a quello che il fan è abituato a vivere e…

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  • AFTERHOURS, Ballads For Little Hyenas (Mescal / One Little Indian, 2006)

    Non perderò molto tempo a descrivere la musica presente in “Ballads for Little Hyenas”, visto che tutto quello che devo fare è rimandarvi alla recensione che fu redatta al momento dell’uscita, l’anno scorso, di “Ballate per piccole iene”: tutto ciò che ascolterete in questo disco infatti non è altro che la versione inglese dei brani…

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  • LIARS, Drum’s Not Dead (Mute, 2006)

    Se le anime pagane del Pop Group si aggirassero ancora oggi per i salotti internazionali della musica, con ogni probabilità il suono che produrrebbero sarebbe lo stesso che è possibile trovare in “Drum’s Not Dead”; il terzo lavoro sulla lunga distanza dei Liars è, a due anni da “They Were Wrong, So We Drowned”, la…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010