Prendete il diavolo della Tasmania, trapiantatelo nel corpo di un ragazzo nero di Eastflatboosh (Brooklyn, New York), dategli un bel po’ di talento, pensateci su, aggiungete ancora talento finchè la quantità non diventa debordante e francamente eccessiva, appoggiategli sotto al culo le basi dei producer più in voga della Grande Mela, lasciate che trascorrano diciassette…
L’inerme è colui che non ha armi. L’indifeso. Che l’inerme sia imbattibile lo proclamo sottovoce, per un debito verso le sofferenze. Per rispetto a tutti quei silenzi che non potranno dirsi mai. Massimo Zamboni le ripete, queste parole, all’inizio dello spettacolo, per far sì che impregnino la visione degli spettatori e che risuonino nella testa…
La musica degli American Music Club non starebbe certo male come sottofondo ad un film classico. Uno di quelli dove l’eroe cammina sul marciapiede in una notte senza fine pensando alla sua vita o, più prosaicamente, al prossimo bar in cui berrà whiskey a credito. Non tutti, però, possono essere Humphrey Bogart e bisogna accontentarsi…
Sono passati due anni e mezzo dalla sera in cui i Baustelle diedero il via al tour de “La Malavita”, in uno stipatissimo Calamita, a Cavriago, e quelle erano già le ultime prove da almost famous sui palchi familiari a loro e ai fedelissimi della prima ora. Oggi se suonassero in luoghi simili ci vorrebbero gli sbirri…
“La signora Marlene va a teatro”, si legge qua e là sul web. E’ la sintesi della svolta marlenica, di questo piccolo salto nel buio rappresentato dalla voluta trasformazione di rock band da terra battuta in gruppo capace di incantare sul sintetico di una platea, usando un linguaggio tennistico. Scommessa vinta, il passaggio è riuscito,…
Debuttano dal vivo i Chapter Zero, sinora confinati alla dimensione di studio. Con due album all’attivo, “Sad Memories” (2005) e “Beyond The Door” (2007), la band di Marco Govoni (bassista con il vizio del polistrumentismo) e Marco Oppi (voce) sceglie di essere qualcosa di più di un bel progetto. Nata nel 2004 come trio (con…
Vedere i Cure adesso è come aprire il diario di 2a media. E proprio ora che l’ho detto sono andato davvero a tirarli fuori, quei diari, e nel retrocopertina di quello di 5a superiore c’ho trovato proprio due cartoline di Robert Smith. Aprire l’album dei ricordi, dunque. E a volte questo è un qualcosa che…
A Parigi il cattivo tempo non solo è comune, ma dovrebbe pure donare al già romantico paesaggio una ulteriore aura di romanticismo, come suggerisce la tipa che occhieggia felice da sotto l’ombrello sulla copertina della Lonely: ma la pioggia persistente e il cielo tardo autunnale che mi accolgono all’aeroporto di Orly mi gettano nello sconforto…
Ah il brit pop…Sembra ieri e invece sono passati dieci anni da quando ancora dodicenne mi coltivavo con orgoglio la mia brava frangetta da albarniano convinto (pagandone oggi le tristi conseguenze) e me ne andavo a spasso in bicicletta per le campagne intonando i ritornelli di “Parklife” mandati a memoria, innamorato di ragazze che non…
Simone Pace è molto più alto di quanto si pensi. Di certo sul metro e novanta, forse più. Visto aggirarsi tranquillamente in mezzo al pubblico durante l’esibizione degli Iori’s Eyes, gruppo spalla from Milano (www.myspace.com/ioriseyes), egregia band di supporto, un power trio giovane con un batterista che pesta all’osso e un cantante-chitarrista con delle basette…