• Busta Rhymes, Alcatraz, Milano, 1 maggio 2008

    Prendete il diavolo della Tasmania, trapiantatelo nel corpo di un ragazzo nero di Eastflatboosh (Brooklyn, New York), dategli un bel po’ di talento, pensateci su, aggiungete ancora talento finchè la quantità non diventa debordante e francamente eccessiva, appoggiategli sotto al culo le basi dei producer più in voga della Grande Mela, lasciate che trascorrano diciassette…

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  • MASSIMO ZAMBONI, Rosebud, Reggio Emilia, 25 marzo 2008

    L’inerme è colui che non ha armi. L’indifeso. Che l’inerme sia imbattibile lo proclamo sottovoce, per un debito verso le sofferenze. Per rispetto a tutti quei silenzi che non potranno dirsi mai. Massimo Zamboni le ripete, queste parole, all’inizio dello spettacolo, per far sì che impregnino la visione degli spettatori e che risuonino nella testa…

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  • AMERICAN MUSIC CLUB, Spazio 211, Torino, 11 marzo 2008

    La musica degli American Music Club non starebbe certo male come sottofondo ad un film classico. Uno di quelli dove l’eroe cammina sul marciapiede in una notte senza fine pensando alla sua vita o, più prosaicamente, al prossimo bar in cui berrà whiskey a credito. Non tutti, però, possono essere Humphrey Bogart e bisogna accontentarsi…

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  • Baustelle, Estragon (Bologna) (8 marzo 2008)

    Sono passati due anni e mezzo dalla sera in cui i Baustelle diedero il via al tour de “La Malavita”, in uno stipatissimo Calamita, a Cavriago, e quelle erano già le ultime prove da almost famous sui palchi familiari a loro e ai fedelissimi della prima ora. Oggi se suonassero in luoghi simili ci vorrebbero gli sbirri…

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  • MARLENE KUNTZ, Teatro delle Celebrazioni, Bologna, 7 marzo 2008

    “La signora Marlene va a teatro”, si legge qua e là sul web. E’ la sintesi della svolta marlenica, di questo piccolo salto nel buio rappresentato dalla voluta trasformazione di rock band da terra battuta in gruppo capace di incantare sul sintetico di una platea, usando un linguaggio tennistico. Scommessa vinta, il passaggio è riuscito,…

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  • Chapter Zero, Que Me Meo (Argelato – BO) (17 gennaio 2008)

    Debuttano dal vivo i Chapter Zero, sinora confinati alla dimensione di studio. Con due album all’attivo, “Sad Memories” (2005) e “Beyond The Door” (2007), la band di Marco Govoni (bassista con il vizio del polistrumentismo) e Marco Oppi (voce) sceglie di essere qualcosa di più di un bel progetto. Nata nel 2004 come trio (con…

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  • THE CURE, PalaSharp, Milano, 2 marzo 2008

    Vedere i Cure adesso è come aprire il diario di 2a media. E proprio ora che l’ho detto sono andato davvero a tirarli fuori, quei diari, e nel retrocopertina di quello di 5a superiore c’ho trovato proprio due cartoline di Robert Smith. Aprire l’album dei ricordi, dunque. E a volte questo è un qualcosa che…

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  • Rock en Seine 2007 (Parigi) (24-26 agosto 2007)

    A Parigi il cattivo tempo non solo è comune, ma dovrebbe pure donare al già romantico paesaggio una ulteriore aura di romanticismo, come suggerisce la tipa che occhieggia felice da sotto l’ombrello sulla copertina della Lonely: ma la pioggia persistente e il cielo tardo autunnale che mi accolgono all’aeroporto di Orly mi gettano nello sconforto…

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  • Brett Anderson, Classico Village (Roma) (7 dicembre 2007)

    Ah il brit pop…Sembra ieri e invece sono passati dieci anni da quando ancora dodicenne mi coltivavo con orgoglio la mia brava frangetta da albarniano convinto (pagandone oggi le tristi conseguenze) e me ne andavo a spasso in bicicletta per le campagne intonando i ritornelli di “Parklife” mandati a memoria, innamorato di ragazze che non…

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  • BLONDE REDHEAD, Vox, Nonantola (MO), 5 dicembre 2007

    Simone Pace è molto più alto di quanto si pensi. Di certo sul metro e novanta, forse più. Visto aggirarsi tranquillamente in mezzo al pubblico durante l’esibizione degli Iori’s Eyes, gruppo spalla from Milano (www.myspace.com/ioriseyes), egregia band di supporto, un power trio giovane con un batterista che pesta all’osso e un cantante-chitarrista con delle basette…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010