[ di Valeria Fioranti ] Reportage fotografico per una band che, dal vivo, è in formissima.
[ di Lorenzo Centini ] I cinque tirano fuori più orrori che a teatro, violenti come se dovessero saltarti col coltello alla gola e disperati come se avessero troppi peccati sulla coscienza e troppo poco tempo per confessarli tutti.
[ di Piero Merola ] In un anonimo lunedì a DC, John Maus inscena un fulminante teatrino dark-wave in meno di mezzora. In apertura Young Prisms e Big Troubles.
[ di Piero Merola ] Quando il nuovo guru Todd P organizza un concerto a Brooklyn, il tutto assume le sembianze di un evento o di un movimento più ampio che trascende il mero aspetto musicale, sempre comunque su alti livelli.
[ di Francesco Marchesi ] Un piccolo club, Emeralds, Six Organs Of Admittance, e l’aria condizionata che non funziona. Brevi momenti di catarsi psych-folk a Pisa.
[ di Piero Merola ] In un esclusivo release party, a due giorni dall’uscita presentano “Days” nel più antico beer garden di New York: report e recensione del secondo ottimo album dei Real Estate.
[ di Lorenzo Centini ] I due sacerdoti della drone music salgono sul palco acclamati da un mare di corna e cominciano a rovesciare kilowatt su kilowatt. Ma, sarà la sala, sarà la birra del venerdì sera, fatto sta che dopo un po’ è fin troppo facile distrarsi.
[ di Francesco Melis ] Disco dopo disco, concerto dopo concerto, gli Art Brut rimangono sempre uguali a se stessi. In molti casi, come in questo, è un bene.
[ di Francesco Melis ] I Planet Funk si confermano un’ottima live band. Purtroppo la loro esibizione viene vista da pochi. Un po’ per la pigrizia del pubblico nel nord sardegna, ma soprattutto molto si deve alla scarsa promozione del concerto.
Forse non saranno tirati come “un tempo”, ma chi è che riesce ad essere armonico nell’asimmetria e raffinato nell’irregolarità come i Blonde Redhead?