• AFTERHOURS – Concerto al Fuori Orario (Taneto di Gattatico, RE) (5 ottobre 2002)

    L’occasione di rivedere dal vivo gli autori di quello che, senza timore di smentita, si può definire il più bel disco italiano uscito finora in questo 2002 (“Quello che non c’è”), è di quelle da non perdere; esaurita anche per quest’anno l’esperienza del Tora! Tora! la band è pronta per imbarcarsi nella seconda parte del…

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  • Bandabardò, Taneto (RE), Fuori Orario, 28 settembre 2002

    Semplicemente bellissimo. Non credo ci vogliano tanti giri di parole per descrivere la festa – perché è stata una festa, signori! – alla quale ho avuto la fortuna di partecipare. Non avevo mai visto dal vivo questa banda di fricchettoni scatenati, ed è stata una vera folgorazione: un concerto bello, trascinante e carico di energia…

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  • RE.SET 02 – Festival di musica dance e elettronica – Bologna (6 settembre 2002)

    In scaletta : Groove Safari, Mantra Vibes, 5th Suite, Avril, Weekendance, Alex Dandi, Santos, Richard Scanty, Timo Maas, X-Press 2 Il parterre de roi radunato dai ragazzi del Maffia per questa seconda edizione di Re.Set non lasciava alcuna alternativa: bisognava esserci! Due serate-maratona dedicate agli amanti della musica elettronica, ai cultori dei nuovi ritmi, a coloro che amano…

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  • Afterhours, Genova (Festa de l’Unità) (2 settembre 2002)

    Cento minuti dolci e amari, rabbiosi e fastidiosi. L’esibizione genovese di Manuel Agnelli e dei suoi Afterhours non ha deluso le attese. Purtroppo a guastare in parte il concerto della band milanese, è stata l’amplificazione del palatenda della Festa dell’Unità, che ha reso indecifrabile soprattutto le parti vocali dello spettacolo, con evidente disagio per il pubblico assiepato…

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  • Erykah Badu, Villa Arconati (Castellazzo di Bollate, MI) (16 luglio 2002)

    Circondata da uno stuolo di musicisti che comprende anche un flautista e tre coriste, e soprattutto osannata e adulata dal pubblico, Erykah Badu sale sul palco elegantissima, con la faccia nascosta dietro un enorme cappello, avvolta in piume di struzzo. Mostra subito di essere un’intrattenitrice formidabile, perché in possesso di quel magnetismo che le permette…

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  • Banco del Mutuo Soccorso, Roma (6 luglio 2002)

    E’ inutile negarlo: gruppi come il Banco del Mutuo Soccorso vivono di celebrazioni e decennali. Serve ad affermare in modo chiaro e sincero “noi ci siamo ancora”. E allora via con il trentennale del BMS targato 1972-2002. Trent’anni di splendido rock progressivo ma non solo, come dimostra una serata speciale con diecimila paganti sotto il…

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  • Almamegretta, Colonia Sonora, Collegno (TO) (27 giugno 2002)

    Già un decennio si è dissolto dal debutto di “Figli di Annibale”: un decennio che ha visto la band dalle solari radici partenopee fluttuare costantemente tra tradizione e sperimentazione, in un moto oscillatorio scosso da quel sound tutto caratteristico e linfa vitale di Raiz e compagni. In occasione di questo anniversario, gli Almamegretta si trasformano…

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  • Caravan, Roma (Alpheus) (17 aprile 2002)

    Sinceramente non mi sarei mai aspettato di vedere nella mia vita un concerto dei Caravan, maestri indiscussi del “Canterbury Sound” insieme a Soft Machine e Gong. Sono tornati in attività già da alcuni anni anche se la formazione è ancora una volta cambiata. I tre membri storici sono Pye Hastings (chitarra, voce), il baffuto Richard…

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  • Mercury Rev + Afterhours, Palacisalfa, Roma (15 aprile 2002)

    Alla fine, dopo tre ore di concerto, la cosa migliore rimarrà la scelta dei brani d’accompagnamento durante l’allestimento del palco, con gli Husker Du e soprattutto la meravigliosa “Teen Age Riot” dei Sonic Youth. Poi, per primi, salgono sul palco i Mercury Rev. I sei uomini di Buffalo sfornano una dopo l’altra le canzoni, tutte…

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  • Tori Amos, Teatro Orfeo (Milano) (17 dicembre 2001)

    di Francesca Stignani e Simone Ferraresi Il palco è nascosto dietro un sipario nero fatto a brandelli. Un po’ di attesa e poi le luci si spengono, e attacca “’97Bonnie & Clyde”, dall’ultimo album. Sull’ultima nota cade il sipario, si alza il fumo, compare una scenografia essenziale tutta affidata all’effetto delle luci su tre pannelli bianchi.…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010