• Caroliner Rainbow + Lendormin, Rialto S. Ambrogio (Roma) (23 marzo 2005)

    Immaginatevi una corte dei miracoli in procinto di partecipare a una festa di Carnevale. No, meglio, un sabba infernale per freak della West Coast. Macché, siamo ancora lontani: forse una rilettura postmoderna delle mitologie perdute? Mmm, poco soddisfacente…magari un rito animista svolto sotto la tutela di un circo? Ok, ci rinuncio ufficialmente: è praticamente impossibile descrivere a chi non…

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  • Bugo (+ Masoko), Circolo degli artisti (Roma) (17 marzo 2005)

    A distanza di un anno Bugo torna a proporre il suo cantautorato surrealista alle platee romane e si affida nuovamente al Circolo degli artisti, che dopo la chiusura dell’Init sta diventando la bombola d’ossigeno indispensabile per gli ascoltatori rock della capitale. A fare da apripista al suo spettacolo vengono invitati i Masoko, già Masoko Tanga,…

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  • Bright Eyes, Transilvania Live (Milano) (6 marzo 2005)

    Le notizie del sold-out per la data italiana dei Mars Volta – lo stesso giorno, alla stessa ora, nella stessa città… stessa organizzazione tra l’altro – facevano pensare ad un Transilvania semi-deserto, il che avrebbe fatto esaltare maggiormente l’arredamento mansoniano del locale. Così invece non è stato, non lo possiamo certo definire il pubblico delle…

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  • Franco Battiato, Palasport di Reggio Emilia (31 gennaio 2005)

    Palasport tutto esaurito per la quinta tappa del “Dieci stratagemmi Tour”, iniziato il 24 gennaio all’Alcatraz di Milano. In attesa di un suo probabile ritorno a Reggio Emilia per una iniziativa sul sufismo (il misticismo islamico), Battiato si presenta quest’anno al pubblico in versione più rock: niente archi (il classico quartetto che lo ha accompagnato…

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  • Festival Inrocks (La Cigale – Parigi) (6 novembre 2004)

    Nell’ambito del festival organizzato in tutta Francia da Les Inrockuptibles, il periodico più importante in ambito musicale transalpino e peraltro molto aperto e attento a tutto ciò che è arte, abbiamo scelto la giornata parigina a La Cigale, piccola e preziosa bomboniera dove i dEUS tornavano sulle scene dopo ben cinque anni. La scorpacciata di note comincia…

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  • Zufest #3 Acquario Romano (Roma) (9 ottobre 2004)

    La domanda è costretta oramai a sorgere spontanea: che Roma si stia gradualmente trasformando in una città amante del rock? E non parlo del rock “canticchia e muovi il culo”, ma di qualcosa di ben più indefinito, magmatico, ottundente. L’8 Ottobre del 2004 una folla oceanica ha invaso, entusiasta, il concerto di Devendra Banhart e…

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  • Devendra Banhart + Cocorosie, Alpheus (Roma) (8 ottobre 2004)

    Esiste un momento, nella vita di ognuno di noi, in cui si sente netto e inconfondibile il contatto con la divinità. Non è necessario essere credenti o meno, non è necessaria una fede specifica; questione di suggestione, si dirà, ed è certo questa la soluzione più plausibile. Resta il fatto che, per un istante, ci sentiamo…

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  • X Festival Internacional de Benicàssim (Valencia) (6-8 agosto 2004)

    di Alberto Prima giornata (6 agosto) Al suo decimo anniversario il FIB si presenta con quello che può essere considerato il cartellone più ricco fra gli avvenimenti dell’estate 2004. Almeno sulla carta. I Kings of Leon sono la prima grande (?) attrazione della giornata. Lo spettacolo è disarmante: un’ora di accordi sentiti e risentiti, ma suonati peggio…

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  • Independent Days Festival (Arena Parco Nord- Bologna) (4 settembre 2004)

    Un cast eccezionale, quello della prima giornata dell’ultimo festival estivo che conti; per arrivare a goderselo, però, bisogna fare uno slalom tra imbonitori dall’accento bolognese perforante, stand che regalano pacchetti di polenta, banchetti traboccanti di magliette dei Sonic Youth e infine una ridda di venditori di zucchero filato e giostre, compreso il leggendario Brucomela: lo…

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  • Gong Progressive Rock Festival (Reggio Emilia) (1 agosto 2004)

    La prima edizione del “Gong progressive rock festival” ha fatto segnare un confortante successo: è dunque lecito ben sperare per il futuro, auspicando magari la presenza di band ogni anno diverse e di diversa provenienza. Iniziato alle 16.00 sotto il solleone e terminato intorno alla mezzanotte, il festival reggiano ha visto sei gruppi progressivi della…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010